Skoda Citigo prezzo e motorizzazioni della city car in arrivo nel 2012

La Skoda Citigo è la prima city car di segmento A della casa automobilistica ceca. Il lancio della vettura è in programma entro la fine del 2011, mentre l’arrivo nelle concessionarie degli altri paesi europei avverrà all’inizio dell’estate 2012. Questa vettura, prodotta nello stabilimento di Skoda a Bratislava, fa parte di un programma congiunto che ha portato alla nascita anche delle altre due vetture gemelle, che sono Volksweagen Up! e Seat Mii, dalle quali si differenzia per alcuni dettagli stilistici.
Aspetto, design e dimensioni
La city car ceca si differenzia dalle altre due per il nuovo frontale, i proiettori dalla forma allungata e un nuovo paraurti, mentre la vista posteriore non ha il portellone in cristallo della Up!, ma una soluzione più convenzionale. L’impostazione e il design dell’interno ricalca quello delle altre due auto, tranne che per i badge Skoda e per qualche altro piccolissimo dettaglio. Lunga 3,56 metri, larga 1,65 metri, alta di 1,48 metri e con un passo di 2,42 metri, la vettura coniuga l’agilità delle misure contenute, con la versatilità di un abitacolo che è stato studiato appositamente per ospitare quattro persone con bagagli. Il vano è infatti di 251 litri e può essere ampliato fino 951 abbattendo i sedili posteriori.
 
Motorizzazioni
La meccanica comprende un solo motore tre cilindri da 1.0 litro, che è stato declinato nelle potenze da 60 e 75 CV e abbinato ad un cambio manuale a cinque marce. Alla fine del 2012 debutterà anche un nuovo cambio automatico e un nuovo allestimento Green Tec, che è stato studiato appositamente per abbattere i consumi e le emissioni inquinanti.
 
Sicurezza
Particolare attenzione è stata posta per la sicurezza dei passeggeri che potranno contare su vari airbag, tra cui quelli laterali, quelli per la testa e per il torace. Per la prima volta su una city car di questo segmento sarà disponibile, come optional a pagamento, il sistema City Safe Drive: un dispositivo che aiuta il guidatore durante le frenate di emergenze, attivandosi in modo automatico a velocità inferiori ai 30 km/h.

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