Le novità nel mondo dei motori sono sempre dietro l’angolo e ora non serve nemmeno inserire il propulsore sotto il cofano.
Non è un periodo semplice per la maggior parte delle aziende automobilistiche, tanto è vero che sono tante coloro che stanno facendo i conti con una pesante crisi. Lo si vede dal fatto come i progetti legati alle auto elettriche da tempo non stiano di certo dando i risultati sperati.
Sono sicuramente molti coloro che stanno richiedendo a gran voce la necessità di cambiare il progetto dell’Unione Europea. Il Green Deal infatti lascia parecchi produttori perplessi e sono tanti coloro che stanno continuando a produrre delle attrezzature che siano idonee soprattutto, se non totalmente, per le auto termiche.
Questo però non vuole di certo dire che si debba dimenticare di sviluppare il settore dell’elettrico, il quale continua a farsi apprezzare. Lo si vede chiaramente anche dal progetto altamente innovativo che sta portando avanti la Yasa, un’azienda che ora ha deciso di far dire addio alla motorizzazione elettrica sotto al cofano, ma si passa in tutta un’altra direzione.
La Yasa è un’azienda che è destinata a far palare sempre di più di sé nei prossimi anni e lo sta facendo anche grazie a una serie di eccellenti innovazioni nel settore dei motori elettrici. Un progetto è quello che vede la produzione dei motori nelle ruote, il che dà modo di poter ottenere un miglior comportamento della vettura in strada.
Inoltre un progetto che porta alla produzione di motori elettici direttamente sulle ruote e non nel cofano dà modo anche di poter controllare più facilmente l’erogazione dei cavalli. Non è un caso infatti come il motore in questione può essere usato su ogni ruota e si arriva così anche a un totale di 4000 cavalli.
A parlare di questo ambizioso progetto ci ha pensato il fondatore di Yasa, ovvero Tim Woolmer, con questi che ha sottolineato come al momento sia solo un prototipo, ma questa novità permetterà alle auto elettriche di abbattere il loro peso. Questo è uno dei principali problemi con la quale hanno dovuto fare i conti le vetture a impatto zero. Chissà dunque che questo cambiamento non possa davvero essere la novità rivoluzionaria.