Stellantis, altra mazzata per i lavoratori: si ferma ancora lo stabilimento italiano, è polemica

Che il settore automotive in Italia sia in crisi è un dato di fatto, ma per i lavoratori la situazione è ormai insostenibile. Stellantis ha preso una decisione che non fa di certo ben sperare.

Le gravi difficoltà del gruppo Stellantis non accennano a dare segnali di risveglio da parte dell’azienda, la quale, da ormai quasi due anni, fa i conti con un crollo delle vendite che ha guidato alla rivoluzione interna. Carlos Tavares è stato rimpiazzato nel ruolo di CEO dal nostro Antonio Filosa, a cui è affidato il compito, a dir poco arduo da portare a termine, di risollevare le sorti del colosso automobilistico.

Stellantis altra mazzata per i lavoratori
Stellantis logo (ANSA) – Allaguida.it

La produzione di auto in Italia è ormai ai minimi storici, e secondo le previsioni più pessimistiche, c’è il rischio che vengano assemblate meno di 400.000 auto in totale nel 2025, facendo peggio anche dello scorso anno. Stellantis continua a zoppicare e le ultime notizie non sono di certo positive per i lavoratori, dal momento che il gruppo ha annunciato il prolungamento dello stop per uno dei siti di produzione più importanti del nostro paese. Ecco quando verrà riaperto, la crisi è divenuta ormai insostenibile.

Stellantis, il Plant di Cassino resterà fermo sino a settembre

Se ne era parlato per giorni, ma ora è ufficiale. Stellantis riaprirà il Plant di Cassino non prima del mese di settembre, ha seguito del comunicato diramato alle organizzazioni sindacali in cui si è parlato di un nuovo fermo produttivo. Ce ne era stato uno recente tra il 23 di luglio ed il primo di agosto, ma ora lo stop è stato ampliato al periodo compreso dal 18 al 29 di agosto, prolungando il periodo di ferie obbligatorie previste per la settimana di ferragosto, e scattate già da martedì scorso. Si fermano i reparti di Montaggio, Lastratura e Verniciatura, per il momento sino al primo di settembre.

Stellantis Cassino fermo sino a settembre
Stellantis Cassino in mostra (Stellantis) – Allaguida.it

Questo significa che i lavoratori faranno nuovamente ricorso agli ammortizzatori sociali, con stipendi ridotti e poche certezze in chiave futura. Stellantis ha preso questa decisione per via delle poche richieste per le auto prodotte a Cassino, vale a dire le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, che ormai quasi nessuno ordina più, e la Maserati Grecale, un altro flop clamoroso della difficile storia recente della casa del Tridente. A Cassino lavorano meno di 2.500 persone, ma da tempo si lavora su un unico turno lavorativo giornaliero, ed i volumi continuano a crollare.

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