Più di 600.000 auto dotate del motore diesel del gruppo Stellantis saranno presto richiamate, ed il problema pare essere molto serio. Ecco cosa c’è dietro alla procedura che fa già discutere.
Per il gruppo Stellantis sono tempi durissimi, a seguito di un costante calo delle vendite che è ormai ben noto a tutti. Il 2025 non sta portando a quella risalita sperata dai vertici, ed ora il piano di rilancio sarà tutto affidato al nuovo CEO Antonio Filosa ed al gruppo di top manager scelti da lui stesso per provare la risalita. Dopo l’addio di Carlos Tavares è iniziata una sorta di rivoluzione interna, nella speranza di invertire una preoccupante tendenza.

Dopo i numerosi problemi avuti con gli airbag Takata, che hanno condotto addirittura al richiamo di oltre mezzo milione di veicoli lo scorso anno tra Citroen C3 e DS3, ora è tempo di affrontare un nuovo guaio. Stellantis sta procedendo al richiamo di più di 600.000 vetture per problemi con i motori a gasolio, che sono tornati a dare noie. Andiamo a scoprire quali sono le cause del richiamo e quali soluzioni verranno approntate dal gruppo automobilistico.
Stellantis, sono 636.000 le auto richiamate con motore diesel
Ancora una volta, Stellantis è costretta ad un maxi richiamo. Saranno ben 636.000 le vetture da analizzare per un problema al motore diesel 1.5 BlueHDi, e non il ben noto PureTech, che tante noie ha dato nel corso degli ultimi anni. La notizia è stata riportata da “France Press“, che ha anche diffuso parecchi dettagli in merito. In base a quanto reso noto, i modelli finiti sotto accusa sarebbero stati prodotti tra il 2017 ed il 2023, e sono di diversi marchi, come Citroen, FIAT, DS, Opel e Peugeot. C’è infatti un potenziale problema legato all’usura prematura della catena dell’albero a camme, che potrebbe portare il motore a funzionare in maniera anomala.

In questi casi, si presentano rumori anormali, ma nei casi più gravi, potrebbe verificarsi anche la rottura della catena stessa. Stellantis ha avvisato i clienti di contattare la rete di assistenza, così da prenotare un’intervento di verifica. Previsto l’aggiornamento del software e la sostituzione dell’olio se necessaria. Inoltre, è stata resa nota la nascita di una applicazione che potrà diagnosticare eventuali criticità, mediante l’analisi acustica del motore. Nel caso in cui vengano rilevate anomalie specifiche, si provvederà alla sostituzione preventiva della catena. Si inizierà richiamando i modelli più vecchi, quelli più a rischio di problematiche o di rottura totale.