Stellantis e il disastro del Gruppo FIAT che è costato miliardi: flop senza precedenti

Il gruppo Stellantis ha preso il posto di FCA dopo la fusione di quest’ultima con il gruppo PSA, ed ha ereditato un vero e proprio flop a livello industriale. Ecco di cosa si tratta.

Non sono tempi d’oro per il gruppo Stellantis, ma anche per la produzione di auto in Italia, un’industria che rischia di chiudere a meno di 400.000 unità assemblate il 2025. Nel giugno del 2015, ormai oltre un decennio fa, Sergio Marchionne svelò al mondo la nuova Alfa Romeo Giulia, basata sulla piattaforma Giorgio, un vero e proprio fiore all’occhiello del gruppo FCA, poi confluito in Stellantis mediante la fusione con la francese PSA. Si tratta di una piattaforma rivoluzionaria, attorno alla quale erano stati svolti investimenti miliardari.

Stellantis disastro costato miliardi
Stellantis logo (ANSA) – Allaguida.it

L’obiettivo? Il rilancio dell’Alfa Romeo nel segmento premium, ed anche la Maserati avrebbe dovuto basare diversi modelli sul nuovo pianale. I modelli da ospitare erano sia a trazione posteriore che integrale, così da poter sfidare i giganti tedeschi Audi, BMW e Mercedes, e Marchionne citò proprio questi brand alla presentazione della Giulia. Anche la Stelvio, arrivata poco dopo, sfruttò la piattaforma Giorgio, ed entrambi i modelli furono accolti con soddisfazione dal pubblico, che le giudicò in maniera molto positiva. Tuttavia, il futuro non sarebbe stato altrettanto roseo come il principio.

Stellantis, il flop della piattaforma Giorgio costata miliardi

Dopo la fusione tra FCA PSA, è stato il gruppo Stellantis ad ereditare l’utilizzo della piattaforma Giorgio, ed a 10 anni dall’avvento dell’Alfa Romeo Giulia, si può parlare di un fallimento colossale. L’obiettivo era quello di produrre almeno 400.000 auto l’anno sulla Giorgio, ma si è arrivati a fatica a 120.000, mentre oggi le vecchio Stelvio e Giulia sono sostanzialmente morte, ed a risentirne è lo stabilimento di Cassino, nel Lazio, dove vengono assemblate. Giorgio fu poi utilizzata anche dalla Maserati a partire dal 2022 per il SUV Grecale, così come per le GranTurismo e GranCabrio, basate sulla versione aggiornata, nota come 1.5, della Giorgio.

Alfa Romeo Stelvio e Giulia flop piattaforma Giorgio
Alfa Romeo Stelvio e Giulia in mostra (Stellantis) – Allaguida.it

Stellantis ha dunque tentato di insistere e di valorizzare la piattaforma, che però aveva un limite strutturale. Essa era pensata per i motori termici e per i sistemi Mild Hybrid, in un momento in cui il mercato si spostava verso l’elettrico e sistemi ibridi più complessi, come il Full Hybrid ed il Plug-In Hybrid. Secondo gli ultimi rapporti del gruppo, nella semestrale 2025 sono state registrate svalutazioni per oltre 550 milioni di euro per la Maserati e 26 milioni per l’Alfa Romeo, che si collegano all’utilizzo della piattaforma Giorgio. Le perdite contabili sono pari a svariati milioni di euro, ed è così che si è scelto di archiviare questa piattaforma.

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