Stellantis fa tremare l’Italia, preoccupa uno stabilimento: arriva la richiesta ufficiale

E’ una fase difficilissima per gli operai del Gruppo Stellantis. In Italia la produzione procede a rilento e servono investimenti immediati per risollevare la situazione di Pomigliano.

La situazione per i lavoratori del settore dell’automotive italiano si sta facendo ogni giorno più difficile. Arrivano notizie che non dovrebbero lasciare dormire sogni tranquilli nemmeno i dirigenti del Gruppo Stellantis. La crisi del colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA sembra non conoscere fine, Maserati e Alfa Romeo sono al bivio per una cessione e il Gruppo Exor perde pezzi, vendendo IVECO.

Stellantis: problemi Pomigliano
Stellantis: problemi seri a Pomigliano (Ansa) Allaguida.it

Il mercato delle quattro ruote in Europa soffre dell’espansione del mercato cinese con le sue auto elettriche tanto virtuose e amate dalla Commissione europea. Anche la Germania, polmone industriale d’Europa, soffre d’asma e le Case costruttrici storiche chiedono a gran voce il rispetto del principio di neutralità nelle scelte e di valutare anche combustibili alternativi come l’idrogeno. In parole povere tutto il comparto automotive non gode di buona salute e l’Italia non fa eccezione alcuna. C’ è naturalmente, in queste ore, grande apprensione da parte dei sindacati per i lavoratori di Pomigliano.

Stellantis: problemi seri a Pomigliano

La produzione procede a rilento e servono investimenti affinchè si risollevino le sorti aziendali. L’italiano Antonio Filosa deve mettere in campo nuove strategie per scongiurare il peggio. Queste preoccupazioni sono raccolte nelle parole, dal segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma, che si è espresso in modo chiaro sulla questione: “A Pomigliano purtroppo sta succedendo troppo da troppo tempo. È a rischio in questo momento la produzione industriale dell’automotive nel nostro Paese”.

Gruppo Stellantis
Stellantis: la proposta di Antonio Filosa (Ansa) Allaguida.it

De Palma, come riportato su ClubAlfa.it, ha infine sottolineato che “servono investimenti per rilanciare la produzione, a partire dagli stabilimenti del Mezzogiorno e di Pomigliano, che soffre da moltissimi anni”. Il grido d’ allarme per tanti lavoratori e famiglie deve arrivare al Governo, e si auspica a breve un incontro con Giorgia Meloni.

Al momento nella fabbrica di Stellantis vengono prodotte Fiat Panda e Alfa Romeo Tonale, in futuro arriverà la Pandina. E’ chiaro che per dare nuova linfa allo stabilimento è necessario un investimento importante su nuovi modelli, ai fini di una tutela occupazionale messa in forte crisi e in discussione dalle scelte del N.1 del Gruppo Stellantis, vale a dire John Elkann. Si resta in attesa di risposte e di novità da parte del Gruppo.

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