Continuano i problemi per i marchi europei in uno scenario di crisi con pochi precedenti storici. Stellantis ha preso una decisione estrema.
Se il mercato non riprende a viaggiare a ritmi sostenuti tutte le case produttrici nel Vecchio Continente saranno costrette a rivedere i loro piani. L’espansione dei colossi come Stellantis e Volkswagen non ha dato gli esiti sperati. Anzi chi ha investito nell’elettrico si è trovato in atroci affanni, con richieste a ribasso nel corso dello scorso anno. I numeri di vendita non sono migliorati di molto nei primi mesi del 2025.

Stellantis ha bisogno di cambiare strategia, ma vi sono ancora dei limiti oggettivi alla diffusione delle EV. Lo stabilimento Stellantis di Termoli dovrebbe ricevere una riduzione del personale di circa 200 unità. Questa sarebbe la volontà espressa dal gruppo automobilistico che ha scelto di incentivare le uscite su base volontaria dei lavoratori della factory. Termoli è un simbolo dell’industria italiana, ma sta vivendo il declino dello stabilimento Stellantis tra Gigafactory mai realizzate e una condizione generale dei dipendenti sempre più critica. C’è malumore e non arrivano decisioni confortanti.
Stellantis corre ai ripari
Le uscite su base volontaria rappresentano l’ultimo baluardo che rimane prima di una fine che sembra scritta. La stessa scelta era già stata fatta in altri stabilimenti e le condizioni non sono migliorate. Si ritorna a parlare di soluzioni pensionistiche per i dipendenti dello stabilimento Stellantis di Termoli che si trovano a pochi anni dalla pensione. Lo scopo è garantire un pacchetto economico mirato, in grado di facilitare il passaggio verso la successiva fase. Un passaggio obbligato ma non senza insidie. I dipendenti devono comunque maturare i requisiti minimi per pensione entro un periodo di tempo prestabilito.

In sostanza solo una parte potrà beneficiare di queste soluzioni vantaggiose in futuro. L’entità del benefit varia, infatti, in base all’età del dipendente e dovrebbe comprendere sia mensilità aggiuntive rispetto allo stipendio base, sia un importo fisso, destinato a fornire un ulteriore supporto economico. John Elkann, Presidente del Gruppo Stellantis, ha affermato che il progetto Gigafactory è diventato “molto difficile” da completare a causa degli elevati costi. Vi sono tutti i presupposti di una crisi sempre più ampia. Una riduzione del personale si renderà necessaria con numeri in flessione e progetti strutturali che non decolleranno.