Stellantis sotto attacco, Meloni spiazzata: spunta la lezioncina da un altro Paese

Il Gruppo Stellantis sta attraversando una fase già piuttosto delicata della sua breve storia e l’attacco ricevuto dal Canada non ci voleva. Il Governo Meloni prende lezioni anche in Nord America.

A causa dei dazi imposti da Trump che hanno portato tante aziende a traslocare gli stabilimenti produttivi in Usa, anche il Canada sta perdendo forza lavoro. Il tycoon ha ottenuto con poche mosse quello che tutti i Paesi del mondo in crisi produttiva avrebbero voluto. Elkann ha provato a mediare, in nome del Gruppo che rappresenta, ma alla fine si è piegato alle logiche protezionistiche del Presidente degli Stati Uniti.

Comportamento inaccettabile di Stellantis
Stellantis: scacco matto all’Italia (Ansa) Allaguida.it

Il Canada non ha accettato di buon grado la decisione di Stellantis di spostare la produzione di auto già assegnate alle fabbriche del Paese del Nord America, virando leggermente più in basso negli Usa. Il colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA ha scelto di investire 13 miliardi di dollari nella terra che ha dato i natali a Trump per evitare che i dazi potessero compromettere definitivamente i fatturati già in calo.

Mark Carney, manager e politico canadese, ha minacciato azioni legali in virtù del sostegno finanziario governativo fornito al Gruppo Stellantis negli anni precedenti. In sostanza il colosso italo-francese si continuare a spostare dove risulta più conveniente andare. E’ arrivata una missiva all’amministratore delegato Antonio Filosa, dopo l’annuncio sul trasferimento della produzione della Jeep Compass da Brampton, in Ontario, alla fabbrica di Belvidere, in Illinois.

Comportamento inaccettabile di Stellantis secondo i canadesi

Il Gruppo deve affrontare una crisi senza precedenti e ha bisogno di un rilancio sul territorio americano, uno dei mercato più importanti al mondo. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro delle Imprese Adolfo Urso sembrano fare spallucce e stanno ignorando le richieste dei sindacati.

Meloni manda in tilt il mercato
Stangata per Giorgia Meloni – (Ansa) Allaguida.it

Stellantis avrebbe degli “impegni giuridicamente vincolanti”, legati al sostegno attraverso il Fondo per l’Innovazione Strategica del Canada. “Se Stellantis sceglie di non adempiere ai propri obblighi, agiremo nell’interesse di tutti i canadesi e riterremo l’azienda pienamente responsabile ed eserciteremo tutte le opzioni, compresa quella legale”, si legge nella lettera inviata da Ottawa a Filosa e postata anche su tutti i suoi canali social. La factory di Brampton produceva le Dodge Charger e Challenger, oltre alla Chrysler 300. Poi era arrivata la chiusura nel 2024 e ora questa doccia fredda con una svolta verso gli Stati Uniti dell’assemblaggio delle Jeep. Perdere un mercato strategico come quello canadese avrebbe pesanti ripercussioni per il Gruppo.

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