Si torna a discutere di auto di qualche anno fa che non potranno più circolare, a causa di uno stop che è stato deciso da tempo. Ecco cosa devi sapere e quali sono i rischi per la tua auto.
Le norme anti-inquinamento sono sempre più severe, e sull’Italia si sta per abbattere un vero e proprio terremoto in tal senso. A partire dal primo di ottobre, le vetture diesel con emissioni Euro 5 non potranno più circolare in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Parliamo di veicoli immatricolati in base ad uno standard di emissioni entrato nel 2009, e valido sino al 2015.

Dunque, queste vetture non potranno più circolare liberamente, ma non in tutte le zone. Nello specifico, la circolazione sarà interdetta nei comuni con una popolazione superiore ai 30.000 abitanti. La decisione è maturata a seguito delle procedure di infrazione europee per il superamento dei valori di inquinamento atmosferico, ed interesserà alcune fasce orarie. Nei giorni feriali, sino al 15 di aprile del 2026, non si potrà circolare tra le 08:30 e le 18:30. Non mancano però le opposizioni, a partire da quella della Lega, con Matteo Salvini, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha depositato un emendamento al decreto Infrastrutture, nel tentativo di far rinviare l’entrata in vigore della misura.
Auto, ecco i dettagli sullo stop alle diesel Euro 5
Ma per quale motivo si è optato per una stretta così netta per delle auto immatricolate sino a 10 anni fa? Tutto è legato alle nuove restrizioni imposte dalle sentenze della Corte di Giustizia della UE, che nel novembre del 2020 contano l’Italia per le continue violazioni dei limiti all’inquinamento atmosferico. La Corte aveva accertato, ormai cinque anni fa, che nel periodo 2008-2017 i valori giornalieri ed annuali del particolato PM10 erano stati superati di frequente in molti centri urbani, in particolare modo nelle grandi città, come Roma, Torino, Milano e Napoli, così come nella valle del Po.

In Lombardia, le restrizioni alla circolazione delle auto Euro 5 saranno attive tutto l’anno nei giorni feriali, dalle 07:30 alle 19:30. In Piemonte ed Emilia-Romagna il divieto sarà stagionale, dalle 08:30 alle 18:30. Il Veneto ha deciso per una linea durissima, bloccando la circolazione sette giorni su sette, 24 ore su 24. Si rischiano sanzioni che partono da 168 euro per chi infrangerà le regole, e si arriverà anche alla sanzione della patente in caso di recidiva. Non saranno, dunque, consentite eccezioni per chi è al volante di questa tipologia di vetture.