Le autostrade italiane, molto presto, saranno soggette a nuovi e stringenti sistemi di controllo. Dal 2026 partirà una vera e propria rivoluzione, che presto sarà allargata a tutte le arterie del nostro paese.
La sicurezza sulle nostre strade è sempre più una priorità per il Governo, per la Polizia Stradale e tutti gli enti coinvolti, e tutto ciò era emerso già dallo scorso anno, quando fu lanciato il nuovo Codice della Strada. Durante questa estate, abbiamo sentito parlare di incidenti assurdi in autostrada, a causa di utenti che sono entrati in contromano sulle corsie, causando morti e feriti gravi.

Per questo motivo, è arrivato il momento di ampliare i controlli sfruttando tecnologie sempre più intelligenti, e che possano anticipare i pericoli per cercare di prevenire episodi di questa gravità. Tra le novità più importanti c’è il sistema di controllo Navigard, una sorta di Tutor molto più avanzato, e che farà il proprio debutto sulle autostrade del nostro paese tra pochi mesi. Andiamo a scoprire come funziona e per quale motivo lo si può considerare una rivoluzione totale, che va oltre ogni tipo di precedente storico in materia di controlli di sicurezza.
Autostrade, arriva la novità di Navigard
La novità dei controlli con Navigard farà la sua comparsa sulla nostra rete di Autostrade per l’Italia nel 2026, mentre nel 2027 si aggiungeranno anche i tratti che vengono gestiti da Aspi. Così come il Tutor che tutti noi conosciamo ormai da decenni, Navigard controllerà la velocità media, ma amplierà i controlli nei confronti dei mezzi pesanti, monitorando i sorpassi, ma anche i cronotachigrafi, così come i limiti di massa per questi ultimi. Navigard aumenterà anche la tipologia di controlli per i mezzi che procedono contromano, un tema molto caldo nel corso di questa estate, come abbiamo anticipato poco fa. Insomma, una vera e propria rivoluzione, giudicata ormai impossibile da non applicare.
Navigard avrà anche altre qualità, come controllare la presenza di ostacoli nella carreggiata, ed inoltre, il rispetto dei percorsi dei mezzi che trasportano delle merci considerate pericolose. Aumenteranno i controlli anche per chi tenta di non pagare il pedaggio, grazie ad una Control Room che si trova a Roma, e che è stata presentata lo scorso luglio. Da questa piccola stanza, saranno gestiti in tempo reale ben 3.000 km di autostrade.