Suzuki Jimny 2018: prova su strada e offroad, prezzo e scheda tecnica

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In occasione di un raduno nazionale Suzuki abbiamo avuto la possibilità di provare, direttamente nel suo habitat naturale e di certo sulle strade (o meglio non-strade)a lui più congeniali, il nuovo Suzuki Jimny 2018. Il fuoristrada giapponese si è rinnovato nell’estetica e ritorna più squadrato di prima, mentre vive internamente un mix temporale, un ponte tra passato e presente.

Era la fine degli anni ’70 quando il primo Suzuki Jimny fece la sua prima apparizione sul mercato. Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti ed anche le generazioni di questo piccolo e compatto fuoristrada purista giapponese si sono succedute. Adesso però Suzuki è voluta tornare alle origini, ha voluto riprendere il fascino nudo e crudo che ha caratterizzato il Jimny originale, cedendo però a qualche lusinga odierna in fatto di assistenza alla guida ed infotainment.

Estetica Suzuki Jimny 2018

Suzuki Jimny 2018 di profilo

[didascalia fornitore=”altro”]Profilo del Suzuki Jimny 2018[/didascalia]

E’ squadrato, e pure tanto. Il nuovo Suzuki Jimny 2018 perde le linee morbide del modello che ha lasciato il passo e si presenta come una sorta di cubo con le quattro ruote, regalando a prima vista una pace dei sensi tale che un fuoristradista puro potrebbe raggiungere il Nirvana. Diciamo che ha un po’ tutte le peculiarità che potremmo volere da un’auto del genere: la ruota appesa al portellone poteriore – incernierato rigorosamente di lato -, il parabrezza quasi verticale così come verticale è tutto il muso, calandra compresa, i fari tondi, il cofano piatto. Sembra essere tornato indietro nel tempo, quando le auto non sottostavano in modo così rigoroso alle leggi dell’aerodinamica e non rincorrevano l’abbassamento del Cx a tutti i costi, regalando più spazio ai designer in fase di progettazione. Poi vedi che ci sono alcuni particolari che richiamano le tecnologie attuali, come i fari a LED.

Dimensioni Suzuki Jimny 2018

Suzuki Jimny 2018 bagagliaio

[didascalia fornitore=”altro”]Bagagliaio Suzuki Jimny 2018[/didascalia]

A dispetto di quanto si possa immaginare, nuovo Suzuki Jimny 2018 è piccolo e compatto, tanto che misura solo 3.48 metri in lunghezza, che diventano 3.645 con la ruota di scorta montata al posteriore. Nemmeno tanto largo, considerando i suoi 1.645 metri di larghezza, mentre l’altezza è decisamente importante poichè arriva a 1.72 metri. Quest’ultimo dato è uno dei fattori che ha permesso anche di garantire un’altezza minima da terra di 21 centimetri. Poichè gli sbalzi anteriore e posteriore sono estremamente contenuti, Jimny è capace anche di far registrare angoli paurosi in offroad, che metterebbero in difficoltà qualunque competitor di qualunque categoria. Il massimo raggiungibile è infatti 37° come angolo d’attacco, 28° come angolo di dosso ma soprattutto 49° come angolo di uscita. Purtroppo la nota negativa di tutto questo contesto è il bagagliaio, che è del tutto inesistente con i suoi 85 litri. Diverso il discorso se si abbattono i sedili posteriori, dato che si arriva ad avere 377 litri di capienza a disposizione.

Interni Suzuki Jimny 2018

Suzuki Jimny 2018 volante

[didascalia fornitore=”altro”]Posto di guida Suzuki Jimny 2018[/didascalia]

E’ proprio nell’abitacolo che il nuovo Suzuki Jimny vive un contrasto generazionale, perchè da un lato c’è l’analogico, il rude, il “nudo e crudo”, mentre dall’altro le tecnologia. Una strumentazione squadrata e dall’aspetto molto retrò anche nel display centrale, assieme a leva del cambio e del comando ruote motrici con le classicissime cuffie ondulate in gomma, si scontrano con un display touchscreen da 7 pollici al centro della plancia, oppure con i comandi sul volante per gestire anche il pairing bluetooth con il telefono. Un impatto forte, perchè – anche attraverso la possibilità di riscaldare entrambi i sedili anteriori – mette in evidenza quanto Suzuki abbia cercato di offrire il massimo confort possibile ai propri clienti, ma cercando di “mascherarlo” con un aspetto molto caro a chi vuole un mezzo utile e pratico.

Come va in offroad il Suzuki Jimny 2018

Suzuki Jimny 2018 nella cava

[didascalia fornitore=”altro”]Prova offroad Suzuki Jimny 2018[/didascalia]

Una volta che l’asfalto è stato lasciato alle spalle, condizione di guida che sicuramente non rende giustizia a ciò che questo piccolo fuoristrada ha da offrire, le capacità del nuovo Jimny 2018 e del suo telaio a traliccio con assali rigidi a tre punti di ancoraggio sono immediatamente ben chiare. Senza nemmeno passare alla modalità con quattro ruote motrici l’offroad leggero è senza dubbio superabile con estrema faciltà, anche se a dirla tutta in certe situazioni è sempre meglio inserire la trazione integrale: in questo modo non si sforzano e sollecitano più del necessario gomme e componenti meccaniche. Allora basta uno scatto della leva dell’AllGrip Pro per selezionare, anche in marcia, il 4WD. Da qui in poi praticamente non ci ferma più niente. Si superano terreni accidentati, con fondi ghiaiosi oppure con massi che potrebbero mettere in crisi il sistema sospensivo come bere un bicchiere d’acqua. In effetti si “balla” non poco nel piccolo Suzukino, che oggettivamente ha un passo corto ed è compatto, quindi nei passaggi a velocità leggermente più alta rolla abbastanza. Però continua ad andare avanti, come un’arma totale che se ben usata può compiere stragi. Allo stesso modo basta sfruttare la grande demoltiplicazione dello sterzo per girare millimetricamente le ruote e puntare esattamente le tracce che servono. Attenti su strada però, perchè dopo una curva stretta bisogna girare di più lo sterzo per raddrizzare le ruote, rischiate di andare a sbattere! Tutto merito del motore posizionato in senso longitudinale, che permette così alle ruote di girare di più. Un motore da 1.5 litri benzina con 102 cavalli che sale di giri lentamente ma in modo costante, come se non ci fosse nulla ad opporre resistenza. In effetti un’erogazione troppo brusca creerebbe uno stappo in offroad, che potrebbe far perdere aderenza, quindi è un atteggiamento conservativo da parte del motore, che mantiene così un buon margine di sicurezza. Poi in ogni caso basta mettere le marce ridotte del cambio manuale a 5 rapporti e si risolve tutto: ci si ferma, si preme la leva dell’AllGrip Pro e la si sposta ancora più in giù, tanto che un suono e la disattivazione di tutti i controlli elettronici confermano l’inserimento delle ridotte. Certo i rapporti standard del cambio sono già abbastanza corti, tanti che registra una velocità massima di 145 km/h il Suzukino, ma il 4WD “Low” potrebbe risolvere impicci soprattutto quando ci si trova ad affrontare, ad esempio, cumuli di pietre da scalare. Dopo una serie di twist che ci hanno portato a staccare anche due ruote contemporaneamente da terra senza scomporci più di tanto, e soprattutto sempre con trazione buona a disposizione, è arrivato il momento dell’asfalto. Ecco, volete usare il piccolo Suzuki Jimny 2018 anche su strada sappiate che non è un problema. In primis perchè la leva del cambio dura e grezza è una goduria stratosferica da usare, che ti riporta indietro di decenni a quando il top dell’elettronica contemplata era la chiusura centralizzata delle porte, poi perchè tutto sommato è abbastanza compatto e sincero nelle reazioni. Certo non pensate di spararvi 800 km di autostrada a 130 km/h fissi perchè in quel caso i consumi medi aumenterebbero, a causa dell’aerodinamica di un carro armato e della mancanza di una sesta marcia di riposo, ma trotterellando ai 60-70 km/h concessi da una statale si possono affrontare tratti più o meno lunghi e con un consumo che noi abbiamo attestato sui 6.3 litri per 100 km.

Prezzo Suzuki Jimny 2018

Il piccolo fuoristrada Suzuki Jimny 2018 è disponibile esclusivamente con il motore benzina da 1.5 litri, ma con la possibilità di accoppiarlo con il cambio manuale a 5 rapporti oppure con un cambio automatico a 4 rapporti. Tutto il resto della meccanica resta praticamente invariata: restano gli assali rigidi, il telaio e traliccio, i freni a disco avanti ed a tamburo dietro, il display da 7 pollici a bordo, mentre cambia la velocità massima che scende a 140 km/h con l’automatico. Il prezzo chiavi in mano per la versione con cambio manuale è di 22.500 euro, che invece diventano 24.000 se si preferisce la versione automatica.

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