In un mercato che evolve alla velocità della luce ci sono delle innovazioni che potrebbero cambiare il mondo dell’aviazione.
Da disastri ed incidenti, nascono idee e opportunità per la ricerca tecnologia anche in ambito aereonautico. Sviluppato da Eshel Wasim e Dharsan Srinivasan a seguito del disastro di Air India dello scorso giugno ad Ahmedabad, il progetto “Rebirth” si basa su un sistema di intelligenza artificiale capace di attivare misure di sicurezza per scongiurare il peggio in caso di impatto dell’aereo al suolo. Una novità che potrebbe rivoluzionare l’intera filiera.

Il recente disastro dell’aeromobile in India ha portato l’attenzione dei media e non solo, sull’importanza della sicurezza. Se è vero che le statistiche sono a favore, gli aerei sono i mezzi più sicuri al mondo al fine degli spostamenti, è anche vero che quando l’incidente c’è coinvolge molte vite umane. Infatti, a seguito del disastro di Air India dello scorso giugno ad Ahmedabad, nel quale sono morte 270 persone, tra passeggeri, membri dell’equipaggio, e utenti che si trovavano nella mensa universitaria contro la quale si è schiantato il velivolo, è nato un bel progetto.
Motivati dal dolore delle famiglie e dal desiderio di offrire in un futuro prossimo maggiore sicurezza e risposte, due designer hanno immaginato il loro progetto su un sistema di intelligenza artificiale capace di attivare misure di sicurezza estreme quando l’impatto non può più essere evitato. In caso d’incidente, quindi, si aprono in poco meno di due secondi grandi airbag gonfiabili che, posizionati nella parte anteriore, inferiore e posteriore del velivolo, sono in grado di avvolgerlo totalmente ammortizzando l’impatto e riducendo i danni.
L’innovazione dell’airbag degli aerei
Una sorta di bolla intorno all’aereo capace di avvolgere al fine di ammortizzare l’impatto, scongiurando il peggio. Il progetto si completa di “rivestimenti intelligenti” che, posizionati “dietro pareti e sedili”, “si induriscono all’impatto per ridurre le lesioni”. Altri dettagli come “segnali di soccorso”, quindi Gps, fari a infrarossi, luci di uscita che “aiutano i soccorritori a localizzare il luogo dell’incidente”.
Incidenti disastrosi devono rappresentare la molla per investire e bene sulla sicurezza e sulla tecnologia, al fine di prevenire incidenti e in caso di impatto di limitare i danni. Per chi ha paura di volare questa soluzione potrebbe essere la svolta.