Se ne perdiamo una, son dolori, se ne perdiamo due son guai, siamo così in simbiosi con questo rettangolino di lamiera, che fra breve, potremo tenercelo stretto per tutto il tempo che decideremo di possedere un’auto…. parliamo della targa!
Eppure, anche il banale rettangolo più o meno colorato, che un tempo era quadrato e che ci portiamo inconsapevolmente appresso, tanto che quando lo perdiamo ce ne accorgiamo perché qualcuno ce lo fa notare, ha una sua storia, un percorso di vita che dura, in Italia, da poco più di 100 anni.
Infatti, solo all’inizio del secolo scorso, all’apparire delle prime auto, quando la Motorizzazione Civile era ancora nel limbo di colui che la inventò, era la Prefettura a rilasciare le targhe, in maniera molto artigianale, ma del resto, a quel tempo, in ogni città il numero della auto si contava sulle dita e tale Istituzione si curava anche di redigere un elenco progressivo annotando i dati del proprietario e il modello di auto cui la targa si riferiva. Ma toccava al proprietario stesso, recarsi da un tipografo del tempo o, mal che andava, procurarsi un cartoncino pressato apponendo il numero rilasciatogli e la città dove aveva sede la Prefettura, il tutto, per esteso.
Quando le auto cominciarono a farsi più numerose, si decise di indicare la provincia con due numeri rossi assegnati ad ogni distretto, mentre neri rimasero i numeri progressivi, si cominciò a mettere ordine anche al materiale da impiegarsi per le targhe, metallo o porcellana, con colori predefiniti e di dimensioni uguali fra tutte. Al momento di ritirare l’auto, ci si portava la targa, “fatta in casa”, che veniva apposta e certificata con un sigillo di piombo.
Per chi volesse saperne di più, questi erano i codici provinciali dal 1905 al 1927
TABELLA dei CODICI PROVINCIALI dal 1905 al 1927
1 Alessandria	2 Ancona	3 L’Aquila	4 Arezzo
5 Ascoli Piceno	6 Avellino	7 Bari	8 Belluno
9 Benevento	10 Bergamo	11 Bologna	12 Brescia
13 Cagliari	14 Caltanissetta	15 Campobasso	16 Caserta
17 Catania	18 Catanzaro	19 Chieti	20 Como
21 Cosenza	22 Cremona	23 Cuneo	24 Ferrara
25 Firenze	26 Foggia	27 Forlì	28 Genova
29 Girgenti (poi Agrigento)	30 Grosseto	31 Lecce	32 Livorno
33 Lucca	34 Macerata	35 Mantova	36 Massa Carrara
37 Messina	38 Milano	39 Modena	40 Napoli
41 Novara	42 Padova	43 Palermo	44 Parma
45 Pavia	46 Perugia	47 Pesaro	48 Piacenza
49 Pisa	50 Porto Maurizio (poi Imperia)	51 Potenza	52 Ravenna
53 Reggio Calabria	54 Reggio Emilia	55 Roma	56 Rovigo
61 Sondrio 62 Teramo 63 Torino 64 Trapani
65 Treviso 66 Udine 67 Venezia 68 Verona
69 Vicenza 70 Pola 71 La Spezia 72 Taranto
73 Trento 74 Trieste 75 Zara 76 Fiume
NOTE: Agrigento (n. 29) e Imperia (n. 50) non sono nel corretto ordine alfabetico, poiché hanno cambiato nome (rispettivamente da Girgenti e Porto Maurizio).
Le province con numero dal 70 in poi non sono in ordine alfabetico perché istituite dopo il 1923 , quindi dopo la realizzazione della tabella.
Ma fu il Governo fascista, visto l’aumentato numero di auto presenti in Italia, a mettere ordine al sistema di immatricolazione delle automobili, istituendo la Motorizzazione Civile e quella che un giorno sarebbe diventata la Polizia Stradale, ovvero, la Milizia della Strada. Tale Riforma, nata da una legge, la 2730 del 29/12/1927,mise ordine anche alle regole da osservarsi nella conduzione dei veicoli, raccolti nel Codice della Strada, istituì l’obbligo di recarsi dal notaio, quando ci si apprestava a comprare o vendere un veicolo e da tutto ciò, nacque il Pubblico Registro Automobilistico, che proprio l’anno prossimo, compirà 80 anni!
Il sistema adottato, restò in auge fino agli anni settanta e se qualcuno si imbatte in un’auto con targa originale immatricolata negli anni settanta o sessanta, si accorgerà che le targhe posteriori erano costituite da un quadrato con bordo nero, la sigla delle province, le stesse utilizzate anche adesso e i numeri progressivi, da 1 in poi, di colore bianco. Solo Roma ha sempre avuto, quale Capitale d’Italia, il nome per esteso….. ( Chissà come avrebbero fatto se la capitale fosse stata, ad esempio, Cinisello Balsamo…..).La targa anteriore, anche allora, era sempre di forma rettangolare, ma il numero precedeva la provincia. Con questa sorta di rivoluzione nata dalla Riforma fascista in materia di regolamentazione delle auto, si sostituirono tutte le targhe costruite prima del 1927.
Anche le biciclette avevano la targa, così come profondi cambiamenti ha visto questo quadrato situato posteriormente e anteriormente; l’evoluzione di questo importante accessorio dell’auto, sarà di prossima trattazione.
TABELLA DELLE SIGLE PROVINCIALI dal 1927 al 2004
AG	Agrigento  (fino al 1927/28 chiamata Girgenti – GI)
AL	Alessandria	AN	Ancona
AO	Aosta (provincia istituita nel 1947)	AP	Ascoli Piceno
AQ	L’Aquila
AR	Arezzo	AT	Asti (provincia istituita nel 1935).
AU	Apuania (nome e sigla adottati dal 1939 al 1949 per Massa-Carrara, oggi MS)
AV	Avellino	BA	Bari	BG	Bergamo
BI	Biella (provincia istituita nel 1992)	BL	Belluno
BN	Benevento
BZ	Bolzano (provincia istituita nel 1926)	CA	Cagliari
CB	Campobasso
CE	Caserta (provincia cancellata nel 1927 e reintrodotta nel 1945)
CG	Castrogiovanni (nel 1927/28 ha cambiato nome in Enna)	CH	Chieti
CL	Caltanisetta	CN	Cuneo (nuova sigla adottata nel 1927/28 in sostituzione di CU)	CO	Como
CR	Cremona	CS	Cosenza
CT	Catania
CU	Cuneo (sostituita nel 1927/28 con la nuova sigliea CN).
CZ	Catanzaro	EN	Enna (Castrogiovanni – CG – fino al 1927)
FC	Forlì-Cesena (dal 1992 sostituisce FO – Forlì)	FE	Ferrara
FG	Foggia
Forlì (sostituita con FC, Forlì-Cesena, dal 1992)
FR	Frosinone (provincia istituita nel periodo 1924 – 1939)
FU	Fiume (dal 1930 al 1945)	GE	Genova
GI	Girgenti  (nel 1927/28 Girgenti ha cambiato nome in Agrigento).
GO	Gorizia (provincia istituita nel 1920)	GR	Grosseto
IM	Imperia (provincia istituita nel 1923 dall’unione di Porto Maurizio e Oneglia)	IS	Isernia (prov. istituita nel 1970)
KR	Crotone  (provincia istituita nel 1992)
LC	Lecco  (provincia istituita nel 1992)	LE	Lecce
LI	Livorno
LO	Lodi  (provincia istituita nel 1992)	LT
LU	Lucca
MC	Macerata	ME	Messina	MI	Milano
MN	Mantova	MO	Modena	MS	Massa Carrara (chiamata Apuania – AU – dal 1939 al 1949)
MT	Matera (prov. istituita nel per. 1920 – 1939)	NA	Napoli
NO	Novara
NU	Nuoro (prov. istituita nel per. 1920 – 1939)	OR
Oristano (prov. istituita nel 1976)	PA	Palermo
PC	Piacenza	PD	Padova	PE
Pescara (prov. ist. nel 1927 dalla fusione di Pescara e Castellammare Adriatico).
PG	Perugia (sigla adottata dal 1933 in sostituzione di PU).
PI	Pisa	PO – PL	Pola(PO dal 1924 al 1930; PL dal 1930 al 1945).
PN	Pordenone (prov. istituita nel 1967)	PO
Prato  (provincia istituita nel 1992)	PR	Parma
PS	Pesaro (sostituita dal 1992 con PU)	PT
Pistoia (prov. istituita nel periodo 1924 – 1939)	PU
Pesaro-Urbino (sostituisce dal 1992 la sigla PS)
PU	Perugia (sigla usata fino al 1933, poi sostituita con PG).
PV	Pavia	PZ	Potenza
RA	Ravenna	RC	Reggio Calabria
RE	Reggio Emilia
RI	Rieti (prov. istituita nel periodo 1924 – 1939)
RN	Rimini  (provincia istituita nel 1992)
RO	Rovigo	ROMA	Roma (La sigla di Roma è RM, utilizzata solo in alcuni casi particolari, ad es. su targhe ripetitrici dei rimorchi).	SA	Salerno
SI	Siena	SO	Sondrio
SP	La Spezia (prov. istituita nel periodo 1924 – 1939)
SR	Siracusa	SS	Sassari
SV	Savona (prov. istituita nel periodo 1920 – 1939)
TA	Taranto (prov. istituita nel periodo 1924 – 1939)
TE	Teramo	TN	Trento (provincia istituita nel 1920)
TO	Torino	TP	Trapani
TR	Terni (prov. istituita nel periodo 1924 – 1939)
TS	Trieste (sospesa dal 1945 al 1954)	TV	Treviso
UD	Udine
VA	Varese	VB	Verbano-Cusio-Ossola (prov. istituita nel 1992)
VC	Vercelli
VE	Venezia	VI	Vicenza	VR	Verona
VT	Viterbo (prov. istituita nel periodo 1924 – 1939)	VV	Vibo Valentia  (prov. istituita nel 1992)	ZA	Zara (dal 1924 al 1945).
Foto: Museoauto
					




