Il successo di Johann Zarco è l’unica notizia positiva della tappa di Le Mans. Il campione della HRC è finito al suolo con un pesante infortunio.
La tappa in Francia ha reso orgogliosi i fan di casa. A vincere la tappa è stato il rider transalpino del team LCR, Johann Zarco. Quest’ultimo ha indovinato la mescola giusta in condizioni di bagnato estremo, riuscendo a prendere la testa della corsa dopo i long lap penalty e i cambi moto dei rivali. Zarco ne aveva di più dei colleghi e ha vinto con un vantaggio enorme sulla concorrenza. Per di più il trionfo è stato utile per conservare, a pari merito con Ducati, il record di 22 trionfi di fila della Casa di Tokyo.

Sono arrivate anche pessime notizie per i fan della Honda. Dopo lo spegnimento dei semafori, in curva 1, c’è stata una carambola tra Enea Bastianini, su KTM, e il ducatista Pecco Bagnaia che ha coinvolto anche Joan Mir. Il trio è finito al suolo in modo rischioso nel pieno della bagarre dopo lo start della corsa. Lo spagnolo della Honda ha riportato una frattura alla mano destra e all’anca. Il campione del mondo 2020 ha riportato di avere anche dolori al collo.
Problemi per Joan Mir
Secondo quanto riportato dalla Honda in una nota ufficiale, Mir è stato portato all’ospedale locale per ulteriori controlli e le sue condizioni di salute saranno sotto esame nelle prossime ore. La Casa dell’Ala dorata è tornata sul primo gradino del podio dopo oltre 2 anni, ma uno stop di Mir risulterebbe pesantissimo in una fase in cui l’HRC è già in affanno e deve rincorrere il team satellite di Lucio Cecchinello.

Bastianini è stato penalizzato per l’incidente con un long-lap nel prossimo weekend di gara a Silverstone. Bagnaia, invece, ha dichiarato dopo la gara: “Una gara e un weekend da dimenticare. Non siamo riusciti a portare a casa nulla. Anche con l’incidente, se fossi rientrato, avrei potuto finire tra i primi cinque. Ma ho dovuto fermarmi perché la leva del cambio era parzialmente bloccata: a volte le marce si innestavano e a volte no. Poi sono tornato in pista con l’altra moto, ma oggi non ha funzionato nulla e quando le cose vanno male, è difficile per loro raddrizzarsi“.
Per Joan Mir, invece, il periodo nero non è destinato a finire. Si è ritirato finora da cinque delle sei gare principali disputate, con un solo nono posto in Argentina. La sua annata è caratterizzata da cadute e crash. E’ terminato al momento sbagliato nel posto sbagliato, finendo per essere il danno collaterale nella collisione Bagnaia-Bastianini. Luca Marini, 11esimo al traguardo, è diventato il punto di riferimento dell’HRC. E lo continuerà ad essere in caso di assenza del campione del mondo 2020.