Tegola su Alfa Romeo, richiamati questi modelli per un problema serio

Alfa Romeo, bruttissime notizie per appassionati e clienti. Se siete possessori di questi modelli, c’è un problema serio e dovranno essere richiamati: ecco tutto svelato

Ricevere un richiamo dalla casa madre non è mai piacevole. Figuriamoci per modelli considerata di fascia medio-alta o addirittura di fascia premium. Purtroppo, però, è un’evenienza che può capitare e che bisogna sempre ponderare quando si acquista un modello nuovo di zecca e appena lanciato sul mercato. I passi falsi possono capitare anche alle migliori case produttrici e non crucciatevi troppo se dovesse mai accadervi. Quando un’azienda richiama in fabbrica un prodotto è sempre per il vostro bene, soprattutto se l’errore o il difetto possono compromettere la sicurezza dell’auto stessa o di chi vi è a bordo.

Al di là delle premesse, a questo giro è toccato ad Alfa Romeo richiamare alcuni modelli della propria produzione alla casa base. Il problema è stato un vero e proprio colpo al cuore dei proprietari che hanno sofferto del difetto di fabbrica. E per quanto l’assistenza del glorioso marchio italiano sia stata tempestiva, i disagi e le lamentele non sono certo mancate. Soprattutto se si considera la levature delle auto interessate, non solo per status ma anche per prezzo.

Alfa Romeo, colpo al cuore per i proprietari: richiamati alla fabbrica questi modelli

Si tratta infatti della Giulia Quadrifoglio e dello Stelvio Quadrifoglio, almeno di quelle rispettivamente prodotte in serie dal 2017 al 2020 e dal 2018 al 2020. Quale è stato il difetto che ha scatenato il richiamo in fabbrica delle sopra citate vetture? Un difetto venuto fuori nel pacchetto freni ad alte prestazioni, un’optional di fascia premium che però ha creato più di qualche criticità sia in Giulia Quadrifoglio che in Stelvio Quadrifoglio. E purtroppo, non si tratta di una prima volta per lo storico marchio italiano, che già nel 2017 aveva dovuto intervenire nella produzione di questi modelli.

Alfa Romeo richiamati alcuni modelli
Alfa Romeo, Giulia Quadrifoglio e Stelvio Quadrifoglio costretti a tornare in fabbrica: ecco svelato tutto – allaguida.it

La nota di richiamo di Alfa Romeo, infatti, parla chiaro e spiega che i veicoli sono equipaggiati con un sistema di freni in carbo-ceramica, i quali montano un freno di stazionamento elettrico indipendente. Quest’ultimo risulta alla base del difetto di fabbrica, visto che hanno funzione di prevenzione del rollio. E che a sua volta può esercitare una eccessiva pressione sul sistema frenante nelle casistiche più estreme. Tradotto in parole povere, citando testualmente la stessa nota di richiamo di Alfa Romeo: “Tutto questo può portare ad un inaspettato calo della potenza frenante della vettura“. E ancora: “[…] un calo della potenza frenante può portare ad un incidente pericoloso per la salute del conducente e dei suoi passeggeri, oltre che delle altre persone in strada”.

Alfa Romeo, ecco quanti veicoli sono stati costretti a tornare alla casa madre: si trovano in Australia

Brutte notizie, dunque, per i possessori dei veicoli interessati. In quanti, però, sono stati richiamati alla casa madre per il suddetto problema? Ben 27 tra Giulia Quadrifoglio e Stelvio Quadrifoglio. Questi sono stati costretti a tornare in fabbrica, rispondendo presente alla nota di richiamo del 10 luglio. Una doccia fredda per i proprietari, che hanno dovuto spendere oltre 13.000 dollari di optional per il pacchetto freni ad alte prestazioni nel caso della Giulia Quadrifoglio. E ben 15.600 dollari nel caso della Stelvio Quadrifoglio.

Per fortuna dei proprietari italiani, si tratta di 27 modelli provenienti dall’Australia. Il gruppo Stellantis ha già reso noto la lista delle vetture interessate e ha allertato i proprietari circa il malfunzionamento. Non solo, li ha invitati quanto prima a riportare l’auto difettosa alla concessionaria di vendita. Dove poi riceveranno un aggiornamento di software al veicolo, ovviamente in via del tutto gratuita. Insomma, una brutta tegola per un marchio storico come Alfa Romeo, ma lo abbiamo sottolineato prima. I passi falsi possono capitare davvero a tutti e non c’è troppo da perdere la testa. Soprattutto quando l’errore viene riconosciuto e individuato per il bene di chi è alla guida.

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