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Consigli e Guide

Telepass, come controllare quanto si spende? Questa la procedura da seguire

Ecco come si possono verificare le fatture di Telepass, così da tenere monitorate le spese del pedaggio e i pagamenti già effettuati.

Il Telepass è un servizio molto amato dagli automobilisti italiani perché consente di accedere alla rete autostradale senza dover fare la fila al casello per versare il pedaggio. Grazie a questo sistema infatti, in pochi secondi viene registrato il transito, con l’addebito della somma dovuta ed è possibile proseguire il viaggio senza stress.

Permette di risparmiare davvero moltissimo tempo, ed è molto comodo. Non per tutti però il suo utilizzo risulta chiaro ed immediato. In particolare, in molti si chiedono come capire quanto si è speso per il passaggio in autostrada utilizzando questo utilissimo strumento.

Telepass, come funziona

Come faccio a tenere d’occhio il cronologico degli spostamenti e dunque dei pagamenti? In realtà non è affatto difficile. Anzi, al contrario gestire le spese è un gioco da ragazzi. Con una connessione internet ben funzionante, si potranno avere sottomano tutte le fatture, e si potrà altresì modificare il proprio abbonamento, così come gestire gli addebiti.

Quali sono invece i benefici di una simile sottoscrizione? Di solito chi decide di diventare cliente Telepass può usufruire di servizi extra, particolarmente utili per chi è frequentemente in macchina, e tutti compresi nel canone mensile.  Oltre al pagare i pedaggi, ad esempio, si possono versare in automatico le somme dovute per la sostanza sulle strisce blu, avendone pieno controllo sempre tramite il web. Al momento dell’iscrizione, oltre alle credenziali personali, bisognerà inserire anche il numero di conto corrente di cui ci si vuole servire.

Focalizziamoci ora sull’interrogativo principale, ovvero quello che riguarda spese e fatture. Per visionarle occorre recarsi sul sito ufficiale Telepass e accedere alla propria area clienti. Qui appunto si troveranno tutte le operazioni effettuati, oltre alle notizie aggiornate sui costi del servizio.

Per poter accedere all’area riservata andrà prima effettuata l’iscrizione tramite l’inserimento dei dati personali. Se si è già iscritti, sarà sufficente fare il login.

Telepass, com’è nato, qual è la sua storia

Questo servizio viene dato quasi per scontato, perché molti di noi lo hanno sempre visto operativo. In realtà si tratta di un’agevolazione abbastanza recente.  Il marchio è di proprietà della Mundys e  la sua denominazione contraddistigue appunto la riscossione del pedaggio autostradale in modo telematico.

In Italia è stato introdotto nel 1989 da Società Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A. Il suo debutto sperimentale lo fece sulla tratta Calenzano – Sesto Fiorentino, oltre che sulla Firenze nord in via sperimentale. Nel 1990, in corrispondenza con i Mondiali di Calcio, venne installato sulla A1 all’altezza dei caselli delle grandi città, precisamente Milano, Roma e Napoli. E solo successivamente esteso alle altre uscite.

Al principio era ristretto ad un solo veicolo e destinato agli utenti business. Solamente nel 1998 venne esteso ai privati. Mentre nel 2005 fu dato l’ok pure alle motociclette.

Verifica pagamenti Telepass-Alla Guida-Ansa

Dal 2015 attraverso il Telepass possono essere acquistati i biglietti per i traghetti. E dal 2016 è diventato europeo,  allargandosi ai mezzi pesanti. Infine, dal 2018, con questo sistema  è diventato possibile pagare i parcheggi in città della UE come Parigi, Madrid e Barcellona.

Interessante la storia dell’apparecchio. Sviluppato tra il 1986 e il 1987 da tre giovanissimi dipendenti della Sixcom, azienda del gruppo Olivetti, il primo prototipo ebbe la meglio su quello realizzato dalla inglese Marconi che, successivamente ottenne la commessa  per la tecnologia delle antenne.

Chiara Rainis

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Chiara Rainis