Terremoto Stellantis: richiamati tantissimi modelli a rischio incendio

Il Gruppo Stellantis, nel pieno di una crisi senza precedenti, deve gestire anche un’altra grana. Tantissime vetture in circolazione sarebbero a rischio incendio.

I guai non vengono mai da soli. Il Gruppo Stellantis da circa due anni versa in una situazione finanziaria senza precedenti per molti marchi. Crisi che sta mettendo letteralmente in ginocchio tutto il comparto automotive. L’epoca Tavares sembra archiviata non senza polemiche, il futuro dell’azienda è nelle mani del CEO Antonio Filosa, l’uomo dei miracoli, si spera, e del futuro per l’azienda.

Stellantis deve correre ai ripari
Problemi per Stellantis (Ansa) Allaguida.it

L’espansione del mercato asiatico da una parte e le normative europee dall’altra stanno minando le certezze del Presidente John Elkann che è corso ai ripari con cessioni e joint venture. Le dinamiche esterne hanno un reflusso interno sui lavoratori, molti sono in cassa integrazione. Dopo la cessione di IVECO e quella chiacchierata di Alfa Romeo e Maserati cosa poteva creare ulteriori grane? Tantissime vetture in circolazione sono a rischio incendio.

Stellantis deve correre ai ripari

La scorsa estate sono stati toccati 141.700 veicoli da potenziali danni al motore; a settembre oltre 750.000 veicoli in tutto il mondo sono stati richiamati, con la sola Germania che ne conta 85.642. Un danno d’immagine, di fiducia verso il marchio, ed economica per la Casa costruttrice. Ma nel dettaglio di cosa si tratta? Al riguardo si è fatta avanti l’Autorità Federale Tedesca per i Trasporti (KBA), ed è un potenziale difetto di collegamento tra la linea del carburante ad alta pressione e il fuel rail a impensierire i vertici del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA.

Jeep Compass parte la produzione a Melfi
Jeep Compass in mostra (Stellantis) – Allaguida.it

Un guaio non da poco se si pensa che il carburante uscendo da un giunto può finire su parti calde del motore causando anche un incendio. Il 17 giugno 2025 erano già stati segnalati ben undici casi di incendi. Un numero preoccupante ma ora scopriamo quali sono i modelli coinvolti: Opel, Peugeot, Citroen, Fiat, DS, Alfa Romeo e persino la neonata Lancia Ypsilon. Opel: Grandland, Corsa, Mokka, Frontera, Astra (4 novembre 2022 – 24 aprile 2025), 138.445 veicoli in tutto il mondo. Peugeot: 208, 308, 408, 2008, 3008, 500 (26 ottobre 2022 – 24 aprile 2025), per un totale di 370.468 veicoli. Citroen: Basalt, C3, C4, C4X, C5, C5X, C5 Aircross (27.10.2022 – 21.5.2025), riguarda 162.880 veicoli. FIAT: Grande Panda, 600 (9.2.2024 – 17.5.2025), interessa 45.137 unità. DS: DS3, DS (427.10.2022 – 13.05.2025), riguarda 8936 veicoli. Alfa Romeo: Junior (11.07.2024 – 22.04.2025), interessa 19.034 veicoli. Lancia: Ypsilon (18.03.2024 – 22.04.2025), interessa 12.016 esemplari.

Si è appreso che negli Stati Uniti anche certi modelli a pile del Gruppo sono a rischio incendio. Il difetto affligge 320.000 esemplari Jeep ibridi (Wrangler e Grand Cherokee ibridi plug-in). Naturalmente questa notizia ha avuto un peso sulle tasche del Gruppo a causa dei richiami, ma anche sulla clientela che è corsa ai ripari svendendo le proprie auto.

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