Toyota sospende la produzione in Francia e Regno Unito

Oltre a seminare preoccupazione in tutta Europa, la nuova variante del Coronavirus ferma il mondo dell’automotive. A seguito della recente evoluzione del virus, il gruppo Toyota Motor ha, infatti, annunciato la sospensione della produzione di veicoli negli stabilimenti collocati in Francia e Inghilterra. La decisione del gruppo automobilistico sarebbe la diretta conseguenza dei ritardi registrati negli ultimi giorni nei trasporti dal Regno unito: il blocco prolungato della circolazione sul Canale della Manica potrebbe incidere, in modo significativo, sulle forniture.

Alla luce dei divieti di circolazione che un numero crescente di Paesi ha emesso per i viaggi dal Regno Unito, e data la natura incerta della durata delle chiusure delle frontiere per le attività logistiche, Toyota Motor Europe ha deciso di fermare le proprie attività di produzione alla Motor Manufacturing France due giorni prima rispetto alla chiusura stagionale pianificata, e, per quanto riguarda la Toyota Motor Manufacturing UK, due giorni prima del previsto a Deeside e un giorno prima a Burnaston“, si legge nella nota stampa diramata dalla filiale europea del colosso giapponese.

Perché Toyota ha sospeso la produzione

Le nuove restrizioni sono state adottare con urgenza nelle ultime ore, in seguito alle notizie giunte da Londra sulla circolazione di una variante del Covid, che, a causa della sua elevata contagiosità, ha causato un’impennata di contagi tra i britannici. Diversi governi, tra cui l’Italia, hanno disposto la chiusura totale degli spostamenti con il Regno Unito: sono infatti migliaia i nostri connazionali bloccati a Londra, mentre si accingevano a rientrare in Italia per le feste di Natale.

Lo scenario di una Brexit No Deal

Ma non è solo la nuova variante del coronavirus a destare preoccupazione nel mondo dell’automotive. La decisione di Toyota sarebbe dettata anche dalla possibilità sempre più concreta di una Brexit No Deal, che prevede l’uscita del Regno Unito dalla UE, senza che venga raggiunto un accordo commerciale. Questo scenario avrebbe importanti e nefaste conseguenze su tutte le case automobilistiche che importano ed esportano verso il Paese stesso.

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