La Porsche è una delle più grandi aziende al mondo, ma di recente è emerso un caso che ha causato ingenti perdite.
Uno dei marchi più noti al mondo per quanto riguarda le automobili è sicuramente quello della Porsche. L’azienda di Stoccarda negli anni non è riuscita a produrre solo delle auto eccezionali e splendide, ma ha regalato un sogno a tutti coloro che hanno potuto acquistarla.
Sono davvero tantissime le automobili del marchio tedesco che si sono imposte sul mercato in questi anni, mettendosi così in evidenza per potenza ed eleganza. Non deve sorprendere di certo se il valore dei suoi veicoli sia spesso esorbitante, dando così vita a una clientela scelta e davvero molto benestante.
Non sorprende anche il fatto che il marchio teutonico stia tornando in modo sempre più convinto all’interno del mondo delle corse. La Formula E è il futuro e la Porsche lo ha capito imponendosi con ben due Scuderie.
L’obiettivo era quello di vincere con la Scuderia ufficiale, peccato che il crollo nella seconda parte di Pascal Wehrlein sia stato fatale. Per la fortuna della Porsche ci ha pensato la Andretti con Jake Dennis a trionfare, monoposto che monta una powertrain di Stoccarda.
Dunque il marchio continua a prendere sempre più credito agli occhi dei compratori di tutto il mondo, peccato che il fatto che si tratti di uno status symbol la renda spesso vittima di truffe. Lo ha scoperto a proprie spese anche il povero titolare de “Il Camarin”, un noto prosciuttificio di San Daniele del Friuli.
Truffa per l’acquisto della Porsche: assegno mai emesso
San Daniele del Friuli è assieme a Parma la Capitale in Italia per quanto riguarda la produzione e la qualità di prosciutti. Dunque non deve sorprendere se il titolare di un prosciuttificio ha modo non solo di acquistare una Porsche, ma di rivenderla a prezzi incredibili.
Dal sito telefriuli.it non ci viene detto quale tipologia di Porsche sia stata messa in vendita, anche se il fatto che il pagamento avrebbe dovuto essere di 137 mila fa capire come si trattasse di un modello molto raro. Può darsi anche che fosse un’auto d’epoca, ovvero una di quelle vetture che ha modo di vedere aumentato il proprio valore nel tempo.
Intascare 137 mila Euro non dispiace di certo a nessuno, per questo motivo sarà stato sicuramente contento l’ex proprietario quando ha trovato un acquirente per la sua auto. Il problema è giunto però poco dopo quando dovette presentarsi in banca per poter incassare.
La triste e amara verità ha portato alla consegna di un assegno circolare che in realtà non è mai stato emesso. Ora però l’ex proprietario della Porsche non vuole rifarsi su chi l’ha truffato, ma bensì sulla banca, ritenuta responsabile in quanto non ha verificato l’esistenza della filiale che avrebbe dovuto emettere l’assegno.
La somma che al momento è andata persa è davvero molto considerevole e non ci sono dubbi sul fatto che la situazione si protrarrà per tanti anni. Difficile poter stabilire la sentenza del Tribunale e sarà di certo una sentenza che farà scuola.