Tutti i gioielli rari dell’Avvocato Agnelli: dalla Ferrari alla Lancia Delta e non solo

Nella sua lunga vita l’Avvocato Agnelli ha posseduto auto incredibilmente belle ma anche rarissime. Ecco una carrellata.

Era il 24 gennaio 2003 quando Gianni Agnelli, “l’Avvocato”, il nipote del fondatore della Fiat Giovanni, morì lasciando un vuoto enorme nel mondo dell’imprenditoria italiana. Un uomo che ha segnato la storia recente del nostro Paese e che ancora oggi, a 20 anni dalla sua scomparsa, viene ricordato per la sua capacità di fare dell’azienda di famiglia un vero impero dell’auto italiana. Una vita vissuta sotto i riflettori, durante la quale si è accompagnato con quelli che lui chiamava giocattoli, ossia le auto.

Ne ha avute di potenti, originali, e a volte anche anonime, per non farsi riconoscere, l’Avvocato. Ma anche dei modelli unici, pezzi rarissimi che ancora oggi valgono una fortuna. Di auto ne ebbe fin da piccolo: dalla baby Bugatti su cui è ritratto in una foto negli anni 30 fino alle Panda, che aveva in ogni sua residenza. In mezzo però anche tanto lusso, perché Agnelli non era tipo da non godersi la vita.

Agnelli e l’amore per le Ferrari

Di sicuro l’Avvocato ha avuto una passione importante per le auto sportive, ma capaci di mantenere un’eleganza incredibile. E Ferrari coniugava tutto questo. Agnelli nella sua vita ne ha possedute parecchie, come la 166 MM “Barchetta” del 1950 con carrozzeria Touring e con verniciatura in blu e verde metallizzato, interni in pelle chiara, che tra l’altro ha anche vinto al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2015. Altra vettura amata la 212 Inter Berlinetta Vignale con verniciatura bicolore. Entrambe però furono vendute dopo il grave incidente del 1952, che lasciò problemi alla gamba e quindi portò Agnelli a richiedere sempre di più auto con il cambio automatico.

Esemplare davvero unico la Ferrari 375 America Coupé Speciale del 1954, carrozzata su specifica richiesta da Pininfarina, molto simile alle auto stile americano dell’epoca, così come la 400 Superamerica Passo Corto Coupé Speciale del 1959 con un frontale insolito, squadrato e con quattro fari. Per non parlare della Maserati 5000 GT, sempre personalizzata da Pininfarina, con carrozzeria praticamente uguale alla precedente Ferrari 400 Superamerica. Così come la Ferrari 365 P Pininfarina Berlinetta Speciale del 1967 e la Testarossa Spider, venduta nel 2016 per 1,2 milioni di euro. Oppure la 360 Modena Barchetta, regalo di Agnelli per il secondo matrimonio di Montezemolo.

Le auto possedute da Gianni Agnelli
Una delle auto da sogno di Gianni Agnelli (ANSA) – allaguida.it

Il legame con la Fiat

Ma Agnelli non poteva che avere un legame speciale con le sue Fiat, che ebbe in varie edizioni speciali. Come la 600 Multipla Eden Roc, prima vera “spiaggina”, ossia auto aperta in stile nautico e create appositamente per muoversi nelle località di mare e che commissionò nel 1956 a Pininfarina. Mitica la 500 Spiaggia Boano (1958), che fece costruire in due esemplari, una per sé e l’altra per l’amico Aristotele Onassis.

Tra le preferite dell’Avvocato la Fiat 125 Special, con motore 1.6 da 100 CV, ma anche una speciale vernice blu scura. E anche la targa, TO A00000, era unica. Per non parlare poi della 130 Familiare “Villa d’Este”, disegnata dal Centro Stile Fiat e realizzata in quattro esemplari. Rarissima la Fiat 130 Maremma, concept mai realizzato in produzione del 1975 ma che volle come auto personale.

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