Ultim’ora Porsche, arriva una decisione irrevocabile: i dettagli

Il futuro dei grandi costruttori passa da scelte di campo importanti: Porsche ha deciso come impostare i programmi, indietro non si torna

Strada e pista, due settori sempre più intercambiabili e strategici per i produttori di auto mondiali. Lo sa bene anche Porsche che ha piani importanti per il presente ma soprattutto per il futuro, anche perché la tecnologia dei motori andrà sempre più verso la stessa direzione.

Porsche, decisione irrevocabile: indietro non si torna, tifosi senza parole
Porsche, decisione irrevocabile: indietro non si torna (Ansa Foto) – Allaguida.it

Quella, in definitiva, della mobilità sostenibile nel traffico di tutti i giorni così come nel motosport. La conferma definitiva è arrivata dalle decisioni della FIA sui motori che muoveranno le monoposto di Formula 1 dal 2026 e per questo Porsche ha provato in tutti i modi ad entrare come costruttore o almeno come motorista.

Le basi sono già state gettate anche se bisognerà attendere due anni e mezzo per vedere i primi risultati concreti. Il cambio di regolamento rappresenterà una svolta epocale, anche se non piace a tutti i team e nemmeno ai tifosi

La modifica più radicale sarà legata alle power unit, con l’obiettivo di abbattere i costi per attirare nuovi marchi di peso. Così Audi già dal 2024 arriverà al fianco di Sauber, mentre sono già state annunciate le collaborazioni di Ford con Red Bull e di Honda con Aston Martin.

Le nuove power unit impiegheranno il 50% di energia elettrica in più rispetto al quelle attuali, sfruttando un carburante pulito e sostenibile, utilizzabile anche nelle vetture di serie. La prima modifica sconsisterà nell’eliminazione del MGU-H, quindi l’attuale parte elettrica collegata meccanicamente con il gruppo turbocompressore.

Rimarrà invece il MGU-K, il gruppo motore-generatore elettrico che recupera energia in frenata. A differenza di oggi però la parte elettrica avrà un maggiore peso passando dagli attuali 160 CV (cioé 120 kW) a circa 470 CV (quindi 350 kW). Per questo complessivamente il powertrain svilupperà una potenza superiore ai 1.000 CV (tradotto 746 kW).

L’altra differenza sarà nell’uso di un carburante sintetico, attualmente in fase di sperimentazione da parte di molti produttori. E ci sarà una notevole riduzione dei consumi: nel 2026 le monoposto per terminare i Gran Premi consumeranno solo 70 kg di carburante, meno della metà di quello che era utilizzato dieci anni fa.

Ultim’ora Porsche, la decisione ufficiale è arrivata: ora il pubblico trattiene il fiato

Tutto discorsi che interessavano molto anche Porsche, con la possibilità di sviluppare un suo motore V6 turboibrido. Non a caso la Casa tedesca che fa parte della galassia Volkswagen, come Audi, già dalla seconda metà del 2022 aveva intavolato discorsi importanti con gli attuali team.

Porsche e Formula E, il matrimonio continua: è festa grande
Porsche e Formula E, il matrimonio continua (Ansa Foto) – Allaguida.it

Il rapporto più clamoroso poteva essere quello con Red Bull, preannunciato dalla creazione e dalla registrazione del marchio F1nally. Tutto però è naufragato sul più bello perché in realtà Porsche non si sarebbe accontentata solo di entrare come partner ma voleva acquisire quote della squadra. Quando ha provato a superare il 50%, Red Bull ha chiuso la porta andando a bussare a Ford con successo.

In seguito ci sono stati diversi rumors su una possibile partnership con McLaren anche se in realtà si è trattato solo di colloqui informatici che non hanno portato a nulla. E lo stesso è stato con la Williams che pure sembrava averne bisogno.

Alla fine Porsche ha deciso di concentrarsi sul WEC Hypercar, sull’IMSA e sulla Formula E, anche se questo significa probabilmente non ripensare più alla F1 per altri 10 anni. Intanto però le forze che dovevano essere dirottate su questo progetto sono state riportate sulle ruote coperte e sul campionato con monoposto elettriche, dove i tedeschi vogliono tornare a vincere.

In effetti nel 2023 la Casa tedesca è stata la più bella sorpresa della Formula E, perché dopo stagioni di anonimato vero finalmente sembra aver trovato la strada giusta per emergere. Lo ha riconfermato ancora di recente durante l’appuntamento con la tappa di Roma.

La riorganizzazione effettuata dal team principal Florian Modlinger, iniziata a gennaio 2022, ora funziona. Inoltre quest’anno Porsche lavora anche con un team cliente, quello della famiglia Andretti.

Nessuna monoposto quest’anno in Formula E ha vinto più ha vinto più gare della 99X Electric, ma questo è solo il primo passo. Intanto però è arriata una decisione clamorosa e irrevocabile: Porsche ha rinnovato il suo impegno nel campionato full-electric fino alla stagione 2026 e quindi resterà dunque nel Mondiale almeno per altri due anni.

Questo significa anche avere un ruolo attivo nello sviluppo delle Gen4, protagoniste attese a partire dalla stagione 2026-2027. I tedeschi però hanno chiesto più coinvolgimento anche nello sviluppo della power unit elettrica e aspettano una risposta.

Elettrico non solo in pista, Posche è pronta con un doppio assalto anche con in suoi modelli di punta

Non è un accordo banale, perché Porsche crede molto nel futuro elettrico e lo dimostra con la nuova Cayenne. Un modello assolutamente iconico nella produzione della Casa tedesca e che avrà una novità fondamentale. Sarà la prima generazione completamente elettrica che anticiperà solo di un anno l’arrivo del K1, l’attesissimo crossover a sette posti.

La scelta di Posche è molto chiara (Ansa Foto) – Allaguida.it

Il Cayenne EV avrà come base la stessa piattaforma battezzata PPE che serve per la Porsche Macan ma anche per il SUV elettrico Audi Q6 e-tron che dovrebbe debuttare entro il 2023. Ma qui ci sarà una differenza importante a livello di motorizzazione.

Il SUV infatti dovrebbe essere equipaggiato con due motori elettrici, uno per ogni asse in modo da assicurare maggiore efficienza ed erogazione di potenza rispetto ai propulsori elettrici attuali. Insieme dovrebbero superare i 600 cavalli di potenza.

Ma soprattutto dovrebbero assicurare un’autonomia superiore ai 500 km con una ricarica per avvicinarsi alla Mercedes EQS SUV che assicura percorrenze fino a 660 km. Come la nuova Macan elettrica, anche anche la Cayenne EV dovrebbe montare le ruote posteriori sterzanti e il bloccaggio elettronico del differenziale posteriore.

Se per vedere la Porsche Cayenne elettrica dovremo aspettare ancora tre anni, non così sarà per la Macan elettrica. Il nuovo modello è atteso sul mercato internazionale già dal 2024 e il progetto è già molto avanzato come hanno dimostrato alcune immagini spia.

Anche qui entra in azione la nuova piattaforma PPE, sviluppata in collaborazione con Audi. Come ha anticipato Autocar, il nuovo SUV elettrico potrà contare su due motori elettrici sincroni a magneti permanenti in versione evoluta rispetto a quelli presenti oggi su.

Il modello più potente dovrebbe sviluppare di circa 610 cavalli con 1.000 Nm di coppia. Il pacco batteria avrà una capacità di circa 100 kWh per assicurare lunghe percorrenze anche se Porsche per ora non ha fornito indicazioni sull’autonomia.

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