La FIAT ha sviluppato una vasta gamma di motori, che sono ormai quasi del tutto spariti dalla circolazione. C’è però ancora speranza grazie ad un nuovo accordo finalizzato da Stellantis.
Il motore diesel veniva considerato, sino a pochi anni fa, come il futuro del settore automotive, una tecnologia efficiente ed affidabile, che permetteva di tagliare enormemente le spese sui consumi. Nel 2015 arrivò il dieselgate, che ha scoperchiato il vaso di Pandora sul tema delle emissioni inquinanti, dando il via ad una vera e propria caccia alle streghe contro tale tecnologie. La FIAT aveva nel motore Multijet il fiore all’occhiello della tecnologia a gasolio, ed oggi sono sempre meno i modelli disponibili sul mercato con tale propulsione.

In particolare, solamente la Tipo da 130 cavalli monta ancora un motore diesel sul nostro mercato, ma a partire dal giugno del 2026, anche lei saluterà la compagnia finendo per andare in pensione. Tuttavia, il motore Multijet è pronto per tornare ad emozionare in India, a seguito di un accordo che è stato firmato tra il gruppo Stellantis e Tata Motors, colosso indiano che in estate ha comprato il gruppo Iveco da Exor. Scendiamo nei particolari dell’accordo.
FIAT, il 2.0 Multijet tornerà in vita in India con Tata Motors
Nel corso delle ultime ore, Stellantis ha annunciato di aver firmato un accordo con Tata Motors, che potrà produrre internamente il motore 2.0 Multijet, un vero e proprio pezzo di storia del nostro automotive e della FIAT in particolare. Il colosso indiano potrà ora sviluppare internamente il quattro cilindri a gasolio, producendolo a Ranjangaon, grazie alla joint venture già in atto tra Stellantis e Tata. Questo motore non è una novità assoluta per il gruppo asiatico, che già lo utilizza sui SUV Arrier e Safari.

D’ora in avanti, Tata Motors lo potrà sviluppare in solitudine, anche se è stato specificato che Stellantis sarà ancora l’unica titolare della proprietà intellettuale. Tata potrà ora aggiornare a suo piacimento il motore per soddisfare le stringenti leggi sulle emissioni, ma anche per creare vari livelli di potenza. Il diesel, per chi non lo sapesse, in India è ancora molto richiesto, e questa è una grande mossa strategica di importanza capitale.





