C’era un tempo in cui il know-how della Casa del Leone nelle sfide sportive ricadeva in vetture stradali di assoluto spessore.
Le Peugeot 401 e 601 Eclipse del 1934 fecero la storia come le prime coupé-cabriolet con tetto retrattile in metallo. In era recente sono diventate più commerciali e amate le piccole compatte 205 e 206, che hanno portato alla nascita della 207 e, in seguito, della 208. Nella gamma attuale non mancano berline, crossover e SUV 2008, 3008 e 5008 in primis. Negli ultimi anni la Casa francese ha spinto anche molto sull’elettrico, perdendo quelle caratteristiche sportive di proposte in linea con la tradizione.

Nel 2004 Peugeot svelò il prototipo di una coupé sportiva con motore 6.0 litri V12 da 500 CV di potenza massima. Poteva tenere testa a tutte le supercar più accreditate al mondo. Erano anni d’oro per i motori termici e non c’erano tutte quelle limitazioni dettate dal green deal. Il progetto di una vettura potentissima nacque in Francia all’inizio del nuovo millennio.
La Casa transalpina presentò la showcar 907: una coupé super sportiva alimentata da un poderoso motore V12 da 500 CV e 620 Nm di coppia. Esposta per la prima volta al Motor Show di Parigi nel 2004, la concept car partorì dalla mente di Gérard Welter e del designer Jean-Christophe Bolle-Reddat in occasione della chiusura del centro design della casa di La Garenne e l’apertura del nuovo a Vélizy-Villacoublay.
Il bolide della Peugeot
Una vettura di questa potenza termica probabilmente non verrà mai più presentata dalla Case del Leone. Il V12 prese vita dall’unione di due 3.0 litri V6 che al tempo erano disposti sulla 406 e 607. Trazione solo posteriore e cambio automatico a 6 rapporti. Una sportiva di primo livello per lo studio di nuove tecniche di progettazione. La monoscocca era in fibra di carbonio e la vettura usava una sospensione a quadrilatero trasversale; una trasmissione con cambio sequenziale a 6 marce per trasferire la potenza alle ruote posteriori.

La linea è spettacolare ancora oggi, ricordando quella della McLaren Mercedes SLR con un lungo cofano atto ad accogliere il 12 cilindri e un posteriore elegante e sinuoso. L’abitacolo è quello di una supercar di lusso con pelle e alcantara tra i rivestimenti che saltano all’occhio. Non mancava un display touchscreen per la navigazione satellitare. Poteva toccare i 357 km/h, ma purtroppo non arrivò mai sulle strade di tutti i giorni.





