Nel traffico di tutti i giorni un proprietario di Lamborghini ha provato l’azzardo, volendo imitare le azioni in pista dei piloti di F1.
E’ preoccupante osservare che, con una cadenza regolarissima, girano sul web filmati di pirati della strada che provano manovre pericolosissime sulle strade di tutti i giorni. Forse il protagonista di questa vicenda si era visto un GP di Monaco con protagonista l’eroe di casa, Charles Leclerc, perché non ci sono troppe spiegazioni. Ovvio, deve risultare anche frustrante guidare una supercar nel traffico di una cittadina come Montecarlo, caratterizzata da anguste stradine. Questo non giustifica un comportamento sconsiderato alla guida.

Immaginatevi a Monaco all’interno di una Lamborghini Aventador. Difficile, eh? La vettura della Casa di Sant’Agata Bolognese è un bolide più adatto alla pista che al traffico quotidiano. Fu svelata in occasione del Salone dell’Automobile di Ginevra nel 2011. Le sue linee catturarono subito l’interesse degli appassionati, alzando l’asticella rispetto alla Murcielago, prima vettura del nuovo corso del Toro sotto la guida di Volkswagen.
Le linee tese e le prese d’aria con lo splitter offrivano un flusso d’aria supplementare per ottimizzare l’efficienza aerodinamica e il raffreddamento del motore. Ai tempi sembrava fantascienza. Le performance della Lamborghini Aventador, grazie ad un potente motore V12, sono ancora oggi estreme: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, da 0 a 200 km/h in 8,7 secondi, e una velocità massima di 355 km/h. Sul piano del piacere di guida l’Aventador ha pochi eguali, pesando appena 1.550 kg con la monoscocca in fibra di carbonio. La supercar del Toro vantava quattro modalità di guida: Strada, Sport, Corsa, ed Ego.
Che rischio con la Lamborghini a Monaco
La Aventador è un sogno per gli amanti delle supercar italiane ma bisogna saperla domare. In questo caso il conducente si è preso un rischio enorme superando il bus che stava per ripartire, invadendo l’altra corsia. Una manovra nonsense nel noto tornante Loews, oggi conosciuto come Fairmont Hairpin, la curva più lenta di tutto il mondiale di Formula 1.
L’Aventador rossa è riuscita a non subire danni quasi per miracolo. La prontezza di riflessi dell’autista del bus ha evitato il peggio. Nel caso di incidente il proprietario della Aventador avrebbe avuto torto marcio.