Valentino Rossi ha invitato tantissimi campioni al suo Ranch, ma non sempre i test sono andati bene sul tracciato sterrato dove si svolge la 100 km dei Campioni.
Valentino Rossi ha ospitato grandi campioni e celebrità nel suo Ranch di Tavullia. Dopo il ritiro dalla MotoGP Casa Rossi è stata un centro attrattivo anche per i fan. Un luogo magico per coloro che amano la velocità e le sfide sullo sterrato. Il pilota si è costruito la sua Neverland, continuando il suo progetto dell’Academy e richiamando l’attenzione degli interpreti del mondo delle due e quattro ruote.
La fama di Valentino Rossi è così ampia che anche Michael Dunlop, principe del Tourist Trophy dell’Isola di Man, si è voluto lanciare nella sfida nel Ranch. Teatro della battaglia tra i due assi del motociclismo è stato il flat track dove si corre, abitualmente, la 100 km dei Campioni. Dunlop non se l’è cavata, esattamente, così bene sullo sterrato. Lo scorso anno Dunlop ha superato il primato di successi al TT del leggendario zio Joey Dunlop. L’invito di Valentino Rossi è stato colto al volo dall’alfiere nordirlandese.
Michael Dunlop è abituato ad altri palcoscenici. Il primo giugno 2024, a soli 35 anni, ha ottenuto la sua 26esima vittoria al Tourist Trophy, eguagliando così il suo leggendario zio, Joey Dunlop. L’8 Giugno 2024 ha conquistato anche la seconda gara nella categoria Supertwin, portando a 29 il numero totale di vittorie e diventando il pilota più titolato di sempre. “Ero orribile, non avevo ritmo“, ha ammesso senza mezzi termini nel podcast TT Live il nordirlandese.
“L’invito in sé era già una cosa importante, essere lì era fantastico. Personalmente, non sono cambiato. Sono ancora un idiota“, ha affermato Dunlop con sincerità . A Tavullia ha condiviso la squadra con Pedro Acosta, il giovane prodigio della MotoGP, anche lui un tifoso dichiarato del nordirlandese. Tutti presenti per un evento speciale voluto da Rossi. “La verità è che sono riuscito a sfruttare opportunità che altrimenti non mi sarebbero nemmeno venute in mente – ha confessato il campione del TT – Potrei essere stato invitato prima, ma non ci sono mai andato. Siamo sempre impegnati e ci sono cose a cui mi piacerebbe andare. Non sono ancora stato a un Gran Premio. La vita scorre così veloce e probabilmente dovrei sfruttare di più queste opportunità . Ma immagino che, per via del mio carattere, di solito non lo faccia“.