Valentino Rossi ha scritto la storia della MotoGP prima con la Honda e poi con la Yamaha, ma c’è stata la possibilità di vederlo anche come pilota Suzuki. Ecco il retroscena.
La carriera di Valentino Rossi in top class lo ha visto legarsi a tre diversi marchi, divenendo campione del mondo con due di essi. Tra il 2001 ed il 2003 ha dominato la scena con la Honda, vincendo l’ultimo titolo della classe 500 ed i primi due della neonata MotoGP. Nel momento in cui avrebbe potuto dominare la scena e vincere tutto per anni con la casa dell’Ala Dorata, il “Dottore” accettò la chiamata di Davide Brivio dalla Yamaha, un marchio che da tempo attendeva la sua riscossa.

Contro ogni pronostico, Valentino Rossi non ebbe rivali nei primi due anni sulla M1, per poi ripetersi anche nel biennio 2008 e 2009. L’unica scelta errata nella sua carriera fu quella del passaggio alla Ducati, che non fruttò i risultati sperati tra il 2011 ed il 2012, se non per qualche podio sporadico. Il pilota di Tavullia, secondo quanto raccontato di recente proprio da Brivio, il “Dottore” sarebbe potuto passare alla Suzuki e non alla Yamaha dopo l’addio alla casa di Borgo Panigale, ma qualcosa andò storto in termini di tempistiche, e tutto sfumò improvvisamente.
Valentino Rossi, il rifiuto alla Suzuki spiegato da Davide Brivio
A distanza di anni da quanto accaduto, Davide Brivio ha ricordato un aneddoto che vide protagonista Valentino Rossi, nel corso di un’intervista concessa a “Slick“: “Dobbiamo tornare al 2011, quando io lavoro assieme a Valentino. Così come lui, anche io ho lasciato la Yamaha alla fine del 2010, e nel 2011 la Suzuki gareggiava con una sola moto per rispettare il contratto con DORNA prima del suo addio“.

Brivio è poi entrato maggiormente nei dettagli: “Nel comunicato si capiva però che sarebbero tornati. All’inizio del 2012 venni contattato da Sahara, che mi chiedeva se Valentino Rossi fosse interessato al progetto e ad unirsi ad esso. Ne parlai con Valentino e lui mi disse che gli serviva di una moto per il 2013 visto che aveva il contratto con Ducati in scadenza, alla fine del 2012“. In base al racconto di Brivio, fu proprio quell’anno di differenza tra la proposta della Suzuki e la scadenza del contratto con la Ducati a fare la differenza, altrimenti, sarebbe stato molto probabile vederlo in azione con la casa nipponica. Le cose, dunque, andarono in maniera diversa da quanto sarebbe potuto accadere.