Frederic Vasseur ha analizzato il difficile fine settimana di Imola, in cui le Ferrari hanno chiuso in rimonta dopo una pessima qualifica. Scopriamo qual è il grave difetto della monoposto del Cavallino.
Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna ha visto Max Verstappen trionfare e riaprire la corsa al titolo mondiale, che lo vede opposto, al volante di una Red Bull che è apparsa rivitalizzata, alle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Giù dal podio, ancora una volta, c’è la Ferrari con Lewis Hamilton, che ha chiuso al quarto posto, mentre uno sfortunato Charles Leclerc, dopo una gara tutto cuore e sorpassi, non è andato oltre la sesta posizione, a causa di una Safety Car che ha rovinato i suoi piani nel finale.

La Ferrari ha tratto il massimo visto il potenziale della SF-25, dimostratasi chiaramente la terza forza in gara, ma deficitaria nel confronto con Red Bull e McLaren. La qualifica ha visto Leclerc ed Hamilton esclusi in Q2, a conferma di come sia il giro secco il grande punto debole di questa monoposto, che non ha risolto i problemi della sua progenitrice. Risolvere questa problematica è il primo obiettivo.
Ferrari, per Vasseur il grave limite è la qualifica
Intervistato ai microfoni di “SKY Sport F1“, il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, ha analizzato la situazione tecnica del Cavallino: “In questo fine settimana abbiamo vissuto una situazione non troppo diversa da quella che aveva visto a Jeddah ed a Miami. Anche in quei casi eravamo stati molto più veloci la domenica, mentre avevamo fatto parecchia fatica in qualifica. Eravamo 2-3 decimi dietro Max, lo stesso è accaduto a Miami e qui a Imola. Ci manca la prestazione sul giro setto e ci dobbiamo lavorare. Nel passo gara, invece, non facciamo nulla di magico, ma siamo certamente in una condizione migliore“.

Vasseur ha poi aggiunto: “In gara abbiamo tratto il massimo dal nostro potenziale, ma non siamo dei campioni o dei vincenti e non siamo dove vorremmo essere. Dobbiamo fare un bilancio tra ciò che va bene e ciò che va storto. Le prestazioni in gara, le strategie e l’esecuzione sono state molto positive. La Ferrari però manca di prestazione in qualifica, come si era già visto a Miami ed a Jeddah. Ciò vuol dire che è questo l’aspetto da correggere, visto che tra pochi giorni saremo a Monaco, dove la qualifica è fondamentale“.