Verstappen, la minaccia nei confronti di Red Bull è clamorosa: la rivelazione shock

Gli ultimi mesi per la Red Bull sono stati a dir poco complessi, e adesso spunta una rivelazione su Max Verstappen. 

Definire gli ultimi mesi della Red Bull è quantomeno complesso, visto e considerato tutto quello che è effettivamente accaduto a partire dai test di F1 fino alle ultime settimane di GP.

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Verstappen (allaguida.it – Ansa)

Il team campione del mondo in carica, pur dimostrando una competitività veramente notevole – escluso l’amaro Gran Premio d’Australia – è finito al centro dell’attenzione per il caso Horner (accusato di molestie da una dipendente) e anche per una serie di spaccature legate alla Red Bull. Qualcosa che, pare, avrebbe spinto al limite la famiglia Verstappen nelle ultime settimane. 

F1, la minaccia di Verstappen: la rivelazione 

Business F1 Magazine ha cercato di chiarire il più possibile la situazione legata al caos Red Bul di inizio 2024, rivelando che Christian Horner stava – sempre secondo la testata inglese – pianificando l’allontanamento di un ormai sgraditissimo Helmut Marko. Lo stava facendo insieme a Chalerm Yoovidhya, patron e azionista di maggioranza della Red Bull. Il numero uno thailandese, a quanto pare, aveva incaricato Oliver Mintzlaff di spedire una lettera di sospensione nei confronti di Marko. Il consigliere della scuderia sarebbe stato messo in pausa dopo l’Arabia Saudita e portato a non presentarsi in Australia, fino al definitivo e clamoroso licenziamento.

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Max Verstappen, l’indiscrezione è incredibile (allaguida.it – Ansa)

Per evitare un epilogo del genere, Helmut Marko ha incontrato Max, Jos Verstappen e il loro manager Raymond Vermeulen. Al centro della discussione, una clausola nel contratto del campione olandese, che gli permetterebbe di andarsene in caso di addio dello stesso consigliere, inserita all’insaputa di Horner. E così, all’inizio del fine settimana di Gedda, Vermeulen avrebbe informato Horner che Verstappen non avrebbe corso a Melbourne, se Marko fosse stato sospeso.

Resosi conto della mancanza di bluff nelle parole dell’agente, Horner chiamò Yoovidhya per evitare che tutto procedesse nel migliore dei modi, l’azionista di maggioranza si mise nuovamente in contatto con Mintzlaff e gli ordinò di ritirare la lettera e di reintegrare così facendo Helmut Marko. Sembra una sorta di racconto fatto di intrecci e fabule, ma questa è la versione portata ardentemente avanti da Business F1 Magazine.

Se le cose stessero effettivamente in questo modo, potremmo dire che l’ambiente Red Bull sia tutto tranne che un ambiente tranquillo; anzi, somiglia più che altro a un enorme focolaio pronto a esplodere da un momento all’altro. Finché arrivano le vittorie in pista magari questo interessa poco, ma se il trend dovesse cambiare pure in gara, beh, il caos esterno generato dall’azienda avrebbe decisamente più di una ripercussione sull’operato del brand in Formula Uno. 

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