Nel Belpaese tantissimi modelli leggendari asiatici non sono potuti sbarcare. Oggi vi proponiamo una moto della Honda che pochissimi conoscono.
Nostalgia canaglia, ma non solo in Italia, anche in Giappone si celebrano moto che hanno lasciato il segno nel motociclismo, oggi parliamo di un modello molto amato: la Honda CB400 Four. Una dichiarazione d’amore per la mai dimenticata CB750 Four degli anni ‘70, le linee, lo stile, è quello. In Giappone sono tanto legati alla CB 400 Four, che se la tengono stretta, non esportandola.

Eppure in Europa sono tanti gli estimatori di questo modello, che fa breccia solo a guardarla nei giovani e meno giovani. Motociclisti che amano lo stile old school, nello stile di guida ma anche nella componentistica: cerchi a raggi, quattro cilindri in linea, serbatoio in alluminio, specchi rettangolari, parafango cromato e faro tondo.
Una moto costruita con linee classiche, equilibrio perfetto tra stile e innovazione, due freni a disco all’anteriore per una frenata sicura e modulabile. Colorazione vintage, nera con le sue belle cromature in vista o arancio con sella nera. Tanta nostalgia per un’epoca d’oro per il motociclismo e per le giappo che conquistarono nel giro di un ventennio il mondo, attirando a sé anche i puristi di marchi storici come Moto Guzzi, Triumph, Laverda, Ducati, Moto Morini e Gilera. Ieri come oggi, CB è sinonimo di sportività ed eleganza. Come suddetto, la Honda 750 Four è stata una motocicletta prodotta dalla Honda Motor Co. Ltd. dal 1969 al 1978, considerata una delle pietre miliari nel settore delle moto di serie.
Honda: il modello che ha fatto la storia
Quando venne svelata, al salone di Tokyo del 1968, la CB00 Four presentava un motore a 4 tempi e 4 cilindri in linea da 736 cm³ dotato di distribuzione in testa a catena e presentava l’avviamento elettrico, il cambio a 5 rapporti e alimentazione con 4 carburatori Keihin da 28 mm, per una potenza massima di 69 CV a 8.000 giri, che consentiva alla CB di raggiungere i 200 km/h e percorrere i 400 metri da fermo in 13,5 secondi, con velocità d’uscita di oltre 160 orari. La ciclistica vantava un disco anteriore da 290 mm e un tamburo posteriore da 178 mm, cerchi da 19 e 18 pollici con pneumatici 3.25-19 e 4.00-18. Date un occhiata al video YouTube del canale ClassicSuperBikes.
Infine, il peso dichiarato era di 239 kg. Dal progetto originale nacque nel 1971 anche una versione di cilindrata ridotta, la Honda CB 500 Four, molto più simile alla versione prodotta attualmente di 400 cc. E’ auspicabile per noi nostalgici uno strappo alla regola, una importazione per tornare in sella ad una moto iconica che fa battere forte, sempre, il cuore dei motociclisti.