Volkswagen Golf GTD Abt, il motore Tdi supera i 200 cavalli con il tuning

ABT Golf GTI

Se la Volkswagen Golf GTD preparata da Abt dovessimo giudicarla esclusivamente sul piano stilistico, allora rischierebbe di venir sonoramente bocciata. Fortuna che il tuning messo in campo dal preparatore tedesco va ben oltre, regalando un’ampia dose di cavalli aggiuntivi al motore 2 litri turbodiesel da 184 cavalli, quello che equipaggia la Golf GTD. Bocche cucite su quali componenti si sia intervenuti per posizionare l’asticella a 210 cavalli. Non è solo questione di potenza massima, perché anche la coppia beneficia della preparazione. I 380 Nm a 1.750 giri/min della versione di serie diventano addirittura 430, valore in grado di far lavorare il differenziale Xds ben più di quanto non accada sulla versione normale.

Prestazioni top-secret e non è poi troppo difficile immaginare quale possa essere l’impatto degli interventi: sui 230 di velocità massima è lecito attendersi un incremento prossimo ai 10 km/h, oltre a una sforbiciata decisa sui tempi di ripresa 80-120 e quelli in accelerazione.

Se i numeri convincono, le modifiche estetiche lasciano perplessi. La Volkswagen Golf 7 ha sposato un filone stilistico decisamente di rottura con il passato, ottenendo risultati pregevoli. Bel frontale, appuntito, spigoloso nei punti giusti. Sulla Golf GTD Abt si son voluti estremizzare dei concetti che dovevano restare invariati.

Si può promuovere la nuova calandra bi-colore con logo integrato, ma la scelta di parzializzare i gruppi ottici con una palpebra in tinta carrozzeria, stona e non poco. Stesso dicasi per il profilo aggiunto sul bordo inferiore del paraurti, esempio di perfetta integrazione tra sportività e necessario rigore teutonico di una berlina di segmento C. Nel complesso, il frontale è da rimandare.

Meglio i lavori sulla fiancata, con gusci degli specchietti bi-colore, cerchi in lega da 18 o 19 pollici – modello ER-C o DR – e minigonne spezzate a metà, profilate il giusto.

ABT Golf GTI

Piacevole, infine, la coda, caratterizzata anzitutto dai quattro terminali di scarico cromati, a completamento di un finto estrattore in tinta carrozzeria. La visuale mette in mostra anche una finta griglia alla base del bagagliaio: superflua? Forse, ma non del tutto estranea. Per concludere, uno spoiler generoso. collegato al lunotto da profili verticali (winglets) utili per ridurre le turbolenze.

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