Volkswagen XL Sport al Salone di Parigi 2014: motore Ducati, fa i 270 orari [FOTO]

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Piccolo sunto della storia recente, quella che porta alla Volkswagen XL Sport. I tedeschi lavorano a lungo per un’auto ultra-efficiente, dall’aerodinamica curata e con l’obiettivo di minimizzare le richieste di carburante. Nasce la XL1, ibrida mossa da un motore diesel abbinato a un propulsore elettrico. Ma il gruppo Volkswagen-Audi è impegnato anche a espandere gli orizzonti oltre il mondo delle quattro ruote, così Ingolstadt rileva la proprietà di Ducati, che storicamente fabbrica motociclette.
E’ il 2012 quando arriva l’annuncio. Nel 2013 i benefici dell’acquisizione non sono propriamente evidenti per le sorti della Ducati in MotoGP. Così ci si chiede: come potranno mai integrarsi due realtà diverse?

Tutte le auto al Salone di Parigi 2014
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La risposta arriva al Salone di Parigi 2014, dopo che a Vienna, un anno fa, Ferdinand Piech – che oltre a essere il gran capo del board Volkswagen è anche professore emerito alla University of Technology – annuncia un prototipo che prende le mosse dalla XL1 e guarda alle prestazioni, quasi certamente alla pista più che a un impiego stradale.
Come? Sostituendo il cuore. Via il diesel 800 cc, largo al bicilindrico da 1.2 litri impiegato da Ducati 1199 Superleggera. Comprendere quali possano essere i risvolti di una tale operazione è quantomai semplice: al posto dei 70 cavalli della XL1 basta mettere i 200 del bicilindrico desmodromico. Resta una superleggera anche nel peso, dichiarato in 890 kg, un centinaio in più rispetto alla versione tutta risparmio.

La carrozzeria in fibra di carbonio resta intatta, mentre le dimensioni crescono per adeguarsi a una supersportiva da 270 km/h di velocità massima e un’accelerazione da 0 a 100 in 5″7. Quattro metri e 29 centimetri, 40 più della XL1, sono completati da una larghezza di 1 metro e 84 (+18 cm) e un passo di 2 metri e 42 cm (+20 cm): invariata l’altezza, sia XL1 che XL Sport concept toccano il metro e 15.
L’aerodinamica è stata ulteriormente affinata, portando il coefficiente di penetrazione al valore di 0.258, merito anche dell’accurato studio dei flussi e la loro canalizzazione, attraverso Air Curtains sul frontale, riduzione delle turbolenze nel vano ruota, fondo piatto ottimizzato, un cofano con aperture per ridurre la portanza e lo spoiler mobile al posteriore, dove trovano posto anche delle aperture dinamiche di raffreddamento del motore bicilindrico.

Le sospensioni sono a triangoli sovrapposti davanti e dietro, con ammortizzatori montati in basso davanti e secondo lo schema pull-rod, viceversa al retrotreno sono di tipo push-rod e collocati in alto.
L’economia d’esercizio, il litro scarso di gasolio per coprire 100 km promesso dalla XL1, resta solo un ricordo davanti alla Volkswagen XL Sport concept, ma vuoi mettere l’emozione di guidare il meglio della tecnologia italiana a due ruote con un laboratorio viaggiante qual è l’innovativa tedesca?

Fabiano Polimeni

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