Wall box, super novità nel mondo delle auto elettriche: cos’è e come funziona

L’automobilismo nel settore elettrico sta compiendo passi da gigante negli ultimi anni, come certifica anche la novità del Wall box.

L’elettrico sta divenendo sempre più ingombrante a livello commerciale ed automobilistico, come certifica la svolta che nel 2035 riguarderà proprio le vetture a zero emissioni. Un cambiamento che prenderà vita in tutta Europa ed in molti Stati degli USA tra poco più di un decennio. C’è però ancora molto, moltissimo lavoro da compiere per riuscire a divenire il segmento delle quattro ruote più dominante ed apprezzato. A partire dalla ricarica della batteria, ancora un fattore non proprio risolto al cento per cento.

wall box come funziona
Wall box, la grande novità dell’elettrico (allaguida.it)

In tal senso può essere di fondamentale utilità la super novità delle autovetture elettriche: parliamo del Wall box. Si tratta di una soluzione di ricarica che sta spopolando veramente un po’ dappertutto.

E’ un congegno da utilizzare in casa ed è progettato per l’installazione a parete; questo può essere utilizzato in abitazioni unifamiliari e anche nei condomini. Molte vetture elettriche sono dotate di un’apposito caricabatterie, tuttavia il wall box consente di effettuare la ricarica in tempi più rapidi e in completa sicurezza. Ciò rende tale soluzione davvero molto più efficiente per ricaricare l’auto.

Wall box, come funziona la ricarica elettrica domestica

Tanto per cominciare, va detto che il collegamento di un’automobile elettrica ad una wall box per la ricarica domestica non è particolarmente diverso da quello che avviene tramite la presa schuko. E’ sufficiente collegare il veicolo alla presa di corrente a muro con l’ausilio del cavo specifico.

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Wall box (allaguida.it – Wallbox)

Per quanto riguarda la potenza effettiva, parliamo di 7,4 W. Tuttavia, grazie a speciali configurazioni e collegamenti in corrente alternata trifase, è possibile raggiungere una potenza massima di 22 kW o effettuare due ricariche contemporanee. Se poi aggiungiamo che le wall box adeguano la potenza a quella dell’auto elettrica, ci ritroviamo a giudicare un metodo di ricarica assai efficace. La velocità di ricarica dipenderà infatti dalla potenza erogata dalla wall box, dal modello d’auto e dal caricabatterie.

Più è potente e più logicamente la ricarica sarà veloce. Per quanto riguarda il periodo necessario per fare il ‘pieno’ ad una vettura elettrica, beh, buone notizie: il congegno in questione ci mette metà del tempo rispetto alla presa del tempo (che impiega oltre 15 ore di utilizzo).

Qual è la wall box più adatta e come funziona all’interno di un condominio

Quando parliamo di wall box, comunque, è anche bene soffermarsi su alcuni dettagli di rilevanza notevole. Ad esempio, la potenza di uscita e il tipo di connettore previsto. Il più diffuso sulle vetture di recente progettazione è quello di Tipo Due; si chiama Mennekes. Quest’ultimo dal 2018 è divenuto lo standard vero e proprio per modelli europei ed asiatici, quindi si tratta di una proposta assolutamente efficace e valida.

Per quanto riguarda l’installazione condominiale, non è necessario aumentare la disponibilità di energia all’interno del suddetto edificio. In alcuni casi può però essere utile sfruttare le opzioni di ricarica intelligente per bilanciare l’utilizzo energetico.

Soffermandosi sulle installazioni private in box o garage, è possibile ottenere l’aumento gratuito della potenza fino a 6 kW. Il tutto senza modificare il contratto di fornitura elettrica e senza alcun bisogno di sostenere costi aggiuntivi.

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