Zoox: la startup di Amazon presenta il suo robotaxi

Un veicolo del futuro, proprio come ce lo si immaginava, salvo fatto che non vola: il robotaxi della startup Zoox, acquisita da Amazon a febbraio di quest’anno, è decisamente innovativo.

Compatto, elettrico, senza un conducente, totalmente automatizzato, comodo. Ancora però non si conosce il nome di questo prodigio della meccanica e della tecnologia frutto di 6 anni di studi e test.

Di sicuro sappiamo che è progettato per destreggiarsi nella jungla urbana, anche laddove le vie siano particolarmente strette. Simile all’Origin ideato dalla startup Cruise di General Motors, non ha alcun comando al suo interno: è una sorta di guscio con 4 posti lungo 3,63 metri. Le ruote hanno un raggio di sterzata di 8,6 m ed è dotato di ogni tipo di sensore esterno (laser, radar, Lidar e telecamere), permettendo a ogni angolo del veicolo di avere un campo visivo di 270°. Inoltre non ha una parte posteriore e una anteriore, il che permette di invertire la marcia senza fare alcun tipo di manovra.

Il robotaxi di Zoox è “costruito per chi viaggia e non per chi guida“, infatti i passeggeri si limitano a impostare la destinazione e poi a godersi il tragitto, grazie agli ampi finestrini e il tetto panoramico, ai comandi di temperatura e musica, al wi-fi gratis e ai ricarica cellulari wireless.

Il futuro quindi non è più in mano al guidatore, bensì al passeggero.

Caratteristiche tecniche del robotaxi Zoox

Questo veicolo, a detta di molti futuristico, deve garantire una giornata intera di lavoro con una sola ricarica. Perciò i due motori ovviamente elettrici sono accoppiati con due pacchi di batterie distinti: l’autonomia si stima sia di circa 16 ore, ma non sono ancora stati diffusi dati ufficiali.

La velocità massima che raggiunge è 75 miglia orarie, ovvero circa 120 km/h, il che gli permette di compiere tragitti anche extra urbani.

Jesse Levinson, co-fondatore di Zoox, ha assicurato che dal punto di vista della sicurezza è stato tutto ripensato da zero per garantirla da ogni punto di vista: sono previsti airbag che proteggano in caso di urto da qualsiasi punto del veicolo e inoltre sono stati eseguiti diversi crash test, tutti superati.

Quando arriverà su strada il robotaxi? Non prima del 2022. Per ora sta venendo testato in alcune città americane (Las Vegas, San Francisco e Foster City) e l’idea è quella di lanciare una nuova piattaforma di ride sharing.

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