guidare con la nebbia

Come guidare con la nebbia: i nostri consigli da seguire

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Sapere come guidare in caso di nebbia e quali comportamenti tenere riveste un’importanza letteralmente vitale. La nebbia non c’è più? E allora come si spiegano i 1.632 incidenti avvenuti in Italia nel 2013 in queste precise condizioni meteorologiche? Da dove arrivano i 57 morti e i 2.451 feriti derivati da questi incidenti? Ancora oggi, la nebbia interessa per almeno tre mesi all’anno quasi l’intera pianura padana, e per almeno due mesi gran parte del tratto appenninico, della dorsale adriatica e del tratto fra Napoli e Bari. Vediamo quindi cosa è possibile fare per ridurre i rischi d’incidente, basandoci sui suggerimenti provenienti dall’esperienza degli agenti di polizia.

Informarsi prima di partire
Quando si deve intraprendere un lungo viaggio nella stagione invernale, è opportuno valutare l’ipotesi di prendere il treno. Se proprio non esistono alternative all’auto, è utile informarsi preventivamente sulle condizioni meteo attraverso la rete o la radio. Tuttavia, così come per la neve, la nebbia è una di quelle condizioni avverse estreme che rendono caldamente consigliabile il rinunciare del tutto al viaggio.

Curare preventivamente la manutenzione
Fermarsi per strada con la nebbia significa correre un elevatissimo rischio di venire investiti, proprio perché la visibilità è estremamente ridotta. Per cui, ancora più del solito, è bene accertarsi che l’auto sia in ordine: soprattutto luci, batteria, carburante; la vaschetta del liquido tergicristalli deve essere piena e le spazzole in buono stato e pulite, perché l’umidità in sospensione nell’aria sporca i vetri molto più del solito. In generale, è assolutamente necessario prevenire qualunque causa che possa provocare l’arresto dell’auto in strada, o il malfunzionamento delle luci.

Usare correttamente le luci
Sarebbe una banalità, se invece le strade non fossero piene di scriteriati (per non dire peggio) che usano le luci nel modo più assurdo. Innanzitutto: chi viaggia a fari spenti nella nebbia è un criminale o un idiota pericoloso al limite della criminalità. Poi però ci sono molti esempi di uso sbagliato delle luci. Vediamo perché. La nebbia è una condensazione dell’umidità atmosferica che provoca il formarsi di tante microscopiche goccioline d’acqua, le quali riflettono la luce in tutte le direzioni. E’ per questo motivo che proiettare un fascio luminoso direttamente contro la nebbia è dannoso. Di conseguenza, non si devono mai usare gli abbaglianti. Vanno accese le luci normali, cioè i fari anabbaglianti, il cui fascio è orientato più in basso. Quando la nebbia è particolarmente intensa, i proiettori fendinebbia aiutano a vedere meglio le linee della strada e i segnali. Questo perché nello strato d’aria più vicino al suolo la nebbia si dirada, e i fendinebbia sono montati e orientati più in basso degli altri proiettori. Il fanalino antinebbia posteriore andrebbe invece acceso solo quando la nebbia è veramente fitta, e solo nelle strade extraurbane o in autostrada. In città andrebbe evitato, a meno di situazioni di visibilità particolarmente drammatiche; la sua luce infatti può abbagliare chi arriva da dietro e rende meno visibile la luce degli stop, aumentando il pericolo di tamponamento. Ovviamente, quando si è in coda va tenuto spento.

Velocità e distanza
Oltre a creare una barriera bianca, la nebbia altera anche la percezione della profondità e del movimento. La luce viene riflessa e dispersa dalle goccioline, le differenze tra i colori si attenuano; insomma, si perdono tutti i punti di riferimento. Inoltre la maggiore umidità cattura le sostanze oleose uscite dai tubi di scarico e le deposita a terra, rendendo l’asfalto viscido.
Diventa quindi fondamentale ridurre molto la velocità e aumentare la distanza di sicurezza. Se la visibilità è di 50 metri, l’asfalto è viscido e la velocità magari di 100 Km/h, quando appare un ostacolo improvviso (auto più lenta o addirittura ferma) non riesce a frenare in tempo neanche una formula 1. Senza contare che frenando violentemente verremmo anche tamponati. Su strada extraurbana sotto i 50 metri di visibilità la velocità prudente da mantenere è 50 Km/h; sotto i 20 metri, meglio scendere a 30 Km/h. In autostrada, su gran parte della rete, a ridosso della linea che delimita la corsia di emergenza sono dipinti dei semicerchi bianchi ad intervalli regolari: servono a valutare la velocità da mantenere in base alla visibilità in caso di nebbia. Se se ne vedono solo due, si deve andare a 60 Km/h; se se ne vede solo uno, si deve procedere a 40 Km/h. Numerosi cartelli di questo tipo sono disseminati lungo l’intera rete.

L’andatura da mantenere
Poiché i banchi di nebbia possono capitarci addosso anche all’improvviso, oltre a mantenere una velocità ridotta è necessario anche procedere ad un’andatura regolare. Niente forti accelerazioni quando la nebbia si dirada né brusche frenate quando ci troviamo nel banco. In strade senza spartitraffico, evitare assolutamente i sorpassi: se la nebbia altera la percezione della velocità e della distanza, è impossibile valutare correttamente un sorpasso. Se non vediamo veicoli arrivare dall’altra parte, è solo perché non è possibile vederli, non perché non ci siano. E quando li vediamo, potrebbe essere troppo tardi. Inoltre, mai basare la propria andatura sull’auto che ci precede, magari restandole incollati. Non sappiamo se chi è davanti ci vede bene o sa quel che fa. L’unica azione prudente è mantenere un’ampia distanza di sicurezza, unitamente ad una velocità ridotta.

Mai scendere dall’auto
Se vogliamo fermarci perché stanchi o per timore di proseguire (del tutto legittimo), è importante farlo solo in un’area di servizio o in un parcheggio. Mai fermarsi lungo la corsia di emergenza o sul ciglio della strada. Se proprio siamo costretti a fermarci per un problema alla macchina che rende impossibile proseguire, allora inserire le quattro frecce e chiamare col cellulare un soccorso (è consigliabile aggiungere il servizio di carro attrezzi quando si firma la polizza d’assicurazione; costa poco ed è utilissimo). Mai scendere dall’auto: il rischio di essere investiti è elevatissimo, proprio perché non si vede nulla. Le cronache sono piene di notizie su incidenti mortali avvenuti proprio in queste situazioni. Da qui l’importanza di curare la manutenzione.

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