Confisca e sequestro del motorino

Confisca e sequestro del motorino: come evitarli e alcuni consigli

Confisca e sequestro del motorino

Confisca e sequestro del motorino

Volendo si potrebbe anche dire, fatta la legge trovato l’inganno e certo pensarla così non fa proprio onore, ma cos’altro pensare di fronte ad un atteggiamento delle Istituzioni tanto bieco e ottuso, come la sproporzione esistente fra la sanzione costituita dalla confisca del motorino e la gravità dell’infrazione stessa. Stiamo parlando della Legge 168 del 2005 poi corretta con l’emendamento collegato alla Finanziaria per il 2007 che sostituisce, per molti casi, la confisca con il sequestro del mezzo per 60 o 90 gironi.

La Legge 168/05

Il 23 agosto 2005 è entrata in vigore la legge 168/05 che punisce in maniera estremamente vessatoria, attraverso la confisca del mezzo (che prevede la definitiva perdita della proprietà e quindi successiva vendita del mezzo) alcuni “comportamenti” degli utenti delle 2 ruote a motore.

Ecco alcuni esempi:

È quindi disposta la confisca del ciclomotore o del “motoveicolo”, a prescindere dall’età del conducente, quando:
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non ha libero uso delle braccia;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non ha libero uso delle mani;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non ha libero uso delle gambe;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non è seduto in maniera corretta;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente non regge il manubrio con entrambe le mani (ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni);
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente procede con la ruota anteriore sollevata;
– sul ciclomotore è trasportato un passeggero quando ciò non è consentito;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta passeggero non seduto in modo stabile ed equilibrato, nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo;
– il conducente di ciclomotori o motocicli a due ruote si fa trainare;
– il conducente di ciclomotori o motocicli a due ruote traina un altro veicolo;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti non solidamente assicurati;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti (o animali custoditi in apposita gabbia contenitore) che sporgono lateralmente rispetto all’asse del veicolo oltre i cinquanta centimetri;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti (o animali custoditi in apposita gabbia o contenitore) che sporgono longitudinalmente rispetto alla sagoma di esso oltre i cinquanta centimetri;
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta oggetti (o animali custoditi in apposita gabbia o contenitore) che gli impediscono o limitano la visibilità.
– sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente trasporta animali non custoditi in apposita gabbia o contenitore;
– durante la marcia, i conducenti e gli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli non indossano il casco, quando obbligatorio;
– durante la marcia, i conducenti e gli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli non tengono regolarmente allacciato il casco, quando obbligatorio;
– durante la marcia, i conducenti e gli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli indossano un casco non omologato, quando obbligatorio
– il numero delle persone sui motoveicoli (tutti e non solo i motocicli), anche in relazione all’ubicazione dei sedili, supera quello indicato nella carta di circolazione.
– si guidano motoveicoli destinati al trasporto di persone, che hanno un numero di persone e un carico complessivo superiore ai valori massimi indicati nella carta di circolazione.

Soluzione per risolvere il problema

Una soluzione per andare incontro ai problemi dei motociclisti senza volerli assolutamente distogliere dalle loro responsabilità che troppo spesso, purtroppo hanno, sarebbe quella di arginare la confisca in un modo molto semplice. Non intestare il motorino alla persona che di fatto lo guiderà, bensì, ad esempio, ad un genitore, ciò non eviterà la confisca, ma il Giudice di Pace, quasi sicuramente, lo restituirà al legittimo proprietario, come è già spesso capitato. Se siete già proprietari del mezzo che hanno appena sequestrato a vostro figlio, fate ricorso e sicuramente il giudice di pace lo riassegnerà al legittimo proprietario, fermo poi la decisione del magistrato di inibire, come già accaduto, l’uso del mezzo al ragazzo che ha commesso l’infrazione e questo è sicuramente giusto e sacrosanto.

Parole di Giuliano

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