E’ pronto a rinnovarsi, come ogni rito che si rispetti. La Dakar 2016 partirà da Buenos Aires il prossimo 2 gennaio 2016 e si concluderà a Rosario il 16 gennaio, dopo 13 tappe sparse tra Argentina e Bolivia. Niente Cile nell’edizione 2016, ma alcune novità introdotte per rendere più arduo un rally raid forse meno estremo che nelle precedenti edizioni. Due le tappe marathon, a San Salvador de Jujuy e da Belen a La Rioja. Non sono di per sé cosa nuova, ma lo è la previsione di una sorta di parco chiuso per la prima, a San Salvador: nemmeno gli equipaggi potranno intervenire sui mezzi, nella notte al bivacco. Procedura usuale, invece, per la seconda marathon, con un’assistenza fai-da-te.
Chi seguire
Saranno numerose le sfide da seguire, nelle quattro categorie tradizionali: auto, moto, quad e camion. Concentrando l’attenzione sulla categoria auto, la sfida più attesa è quella tra Mini e Peugeot. Il marchio inglese domina la Dakar dal 2012 e nel 2015 a vincere è stato Nasser Al-Attiyah, navigato dal francese Baumel. Si ripresentano entrambi alla nuova avventura con la Mini ALL4 Racing turbodiesel da 320 cavalli, accompagnati da altri 11 equipaggi al volante dello stesso mezzo, seppur con le distinzioni tra team ufficiale Mini e privati. Dall’altra parte ci sarà Peugeot, con 2008 DKR16, fortemente rivisitata rispetto all’auto protagonista nell’edizione del ritorno alla Dakar. L’esperienza maturata sul campo dal team del Leone è tornata utile per intervenire e apportare correttivi e miglioramenti là dove servivano.
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Poi c’è la formazione piloti, quattro nomi importanti: Peterhansel, Sainz, Despres e la new entry Loeb. Non sarà l’unico rallysta del mondiale a cimentarsi con la sfida del rally-raid, visto che in casa Mini debutterà Hirvonen – senza contare come lo stesso Al-Attiyah abbia avuto un recente trascorso nel WRC -. Occhio anche a Terranova e Roma, con le Mini ALL4 Racing. L’outsider potrebbe essere Giniel De Villiers, al volante di Toyota. Per le prime posizioni, il vincitore della Dakar 2016 dovremmo averlo tra questi nomi.
Tra le moto, invece, impegno di Honda, Husquarna e KTM per i nomi da seguire: Goncalves, Quintanilla, Barreda, Faria e Viladoms si attendono protagonisti.
Il percorso
Il percorso si dislocherà attraverso 13 tappe, la più lunga delle quali sarà la penultima, da San Juan a Villa Carlos Paz, con oltre 900 km per moto, quad e auto, di cui 481 su prova speciale, mentre i camion ne affronteranno 866 complessivamente. Altra novità introdotta dall’organizzazione, la partenza unica da Belen a La Riojia per i 5 migliori camion e le 10 migliori moto e auto del giorno precedente: partiranno distanziati gli uni dagli altri di 3 minuti, una novità assoluta per la Dakar, con tre categorie a condividere percorso e partenza: è stata ribattezzata “Fiambalà Super Special Section“.
Non meno importanti sono gli interventi apportati sul fronte della navigazione. Si è voluto privilegiare l’elemento umano su quello tecnologico, riducendo le informazioni sui tratti di collegamento alle speciali, fornendo dati generici per evitare che i team più facoltosi possano sfruttare le potenzialità dei software di simulazione. Solo con la consegna del roadbook la sera prima si avranno tutti i dettagli sulla tappa successiva.
E da quest’ultimo saranno slegati i punti di passaggio nascosti, rimettendo all’abilità del navigatore e del pilota, l’orientamento per trovarli.
Programma Dakar 2016
31/12 e 01/01: Verifiche tecniche e amministrative
2/01: Podio di partenza a Buenos Aires / Prologo / Collegamento al Bivacco “0”, vicino Rosario
3/01: Buenos Aires – Villa Carlos Paz
4/01: Villa Carlos Paz – Termas de Río Hondo
5/01: Termas de Río Hondo – Jujuy
6/01: Jujuy – Jujuy
7/01: Jujuy – Uyuni
8/01: Uyuni – Uyuni
9/01: Uyuni – Salta
10/01: GIORNO DI RIPOSO A SALTA
11/01: Salta – Belén
12/01: Belén – Belén
13/01: Belén – La Rioja
14/01: La Rioja – San Juan
15/01: San Juan – Villa Carlos Paz
16/01: Villa Carlos Paz – Rosario
Parole di FP