volkswagen polo motore diesel

Dieselgate Volkswagen, in Europa niente indennizzo per i clienti

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Non ci sarà (salvo ripensamenti) alcun indennizzo per i clienti europei del gruppo Volkswagen coinvolti nella vicenda dieselgate. Tutto nasce da un’iniziativa del gruppo sul mercato nordamericano, con la quale riconosceva ai possessori di un’auto non in regola con le norme antinquinamento una serie di agevolazioni, a partire da una carta prepagata con 500 dollari da spendere liberamente, una seconda di pari valore per acquisti nella rete di concessionarie di Volkswagen-Audi e, infine, l’assegnazione gratuita dell’assistenza stradale 24 ore su 24 per tre anni. Il commissario europeo all’Industria, Elzbieta Bienkowska ha sollecitato il gruppo a prevedere simili misure anche per i clienti europei, la scorsa settimana.

Le ragioni di Volkswagen

Ma dopo un incontro con il CEO Matthias Muller, un comunicato Volkswagen ha specificato che non è possibile chiedere un uguale trattamento su mercati diversi, chiarendo inoltre che le iniziative e le misure di compensazione attuate negli USA sono conseguenti ai ritardi che ancora interessano il raggiungimento di una soluzione tecnica con l’EPA per adeguare il parco circolante di auto con il defeat device installato.
Un’uscita non proprio fortunata, questa di Volkswagen. Sul tema, tuttavia, torneranno a incontrarsi Muller e il commissario Bienkowska, sperando in un ripensamento che appare difficile, non fosse altro per l’ulteriore esborso economico (è di minima rilevanza, vero, rispetto alle sanzioni miliardarie che si prospettano all’orizzonte) che verrebbe richiesto al gruppo.

Il “primo tempo” della partita Volkswagen-Commissione europea al momento vede in vantaggio i tedeschi.

Federconsumatori spinge per una class action

Lo scandalo delle centraline truccate nei motori diesel Tipo EA 189 del gruppo Volkswagen avrà certamente strascichi giudiziari in tutto il mondo. Sarà così anche in Italia? Secondo gli ultimi dati diffusi dalla stessa Volkswagen, i veicoli del gruppo circolanti in Italia che montano il motore in oggetto sono 709.712. Il 15 ottobre la Procura di Verona ha ordinato una perquisizione da parte della Guardia di Finanza nelle sedi italiane del gruppo tedesco. Non resta che attendere gli sviluppi di questa inchiesta. Ma potrebbero esserci anche altri procedimenti. La Federconsumatori, associazione nata nel 1988 col sostegno del sindacato Cgil, sta lavorando per promuovere contro Volkswagen una class action in Italia, cioè una causa collettiva. Ma la legge italiana attuale pone molti ostacoli all’avvio di un procedimento di questo genere. Una riforma che lo facilita è stata approvata alla Camera lo scorso giugno, tuttavia deve ancora cominciare l’esame al Senato.
In questo video Sergio Veroli, vicepresidente Federconsumatori, parla delle difficoltà normative e del tentativo dell’associazione di arrivare nei prossimi mesi ad un’azione legale collettiva contro Volkswagen.

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