La truffa della targa clonata: cos’è e come funziona

La truffa della targa clonata: cos'è e come funziona

La truffa della targa clonata: cos’è e come funziona

truffa della targa clonata

La truffa della targa clonata è un altro modo di fare affari del mondo criminoso che ha colpito non poche persone nel corso degli ultimi tempi. In cosa consiste questa pratica? in sostanza al malcapitato a cui hanno clonato la targa della propria automobile si ritrova notificate delle multe a casa, per aver commesso qualche infrazione, magari in una zona mai vista e lontanissima dal proprio territorio. Il disagio è procurato oltre che dalla clonazione dall’auto, anche dalla notifica della multa e dalla lunga trafila con la quale dimostrare di aver subito un torto. E la burocrazia ha i suoi tempi e i suoi costi.

Come funziona e cosa fare

Come funziona questo metodo di contraffazione delle targhe? il metodo è semplice, molto artigianale, ma le fonti garantiscono che è in aumento il numero di coloro che con il nastro isolante e il bianchetto modificano i numeri e le lettere delle suddette targhe e in questo modo si compie un reato che va ad incidere anche sul malcapitato che si ritrova una targa uguale a quella del truffatore. Una volta quindi modificata la targa il delinquente in questione, comincia a sfrecciare per le strade non curante degli autovelox . A questo punto scatta il lavoro della Polizia Stradale, che risulterà difficoltoso, procedendo con l’ingrandimento della foto e con il confronto con il modello registrato alla Motorizzazione, ma nonostante gli sforzi in alcuni casi purtroppo è il furbo a farla franca.

Cosa fare quando si ritrova la notificata di una multa da voi non commessa? il consiglio è quello di proporre un immediato ricorso in autotutela al comando che ha elevato la multa, chiedendo l’annullamento dell’atto in quanto illegittimo o infondato e dichiarando che si è trattato di un mero errore materiale oppure che circola un veicolo con targa clonata o falsificata. Un altro metodo è far pervenire una denuncia alla Procura della Repubblica che dovrebbe aprire un fascicolo contro ignoti e avviare le indagini del caso.

Gli ostacoli quali sono? sul verbale raramente appare la sede del comando che ha emesso la sanzione. Diventa perciò impresa complessa per l’automobilista presentare il ricorso. Un vero disagio per il truffato perché sul verbale scritto dall’agente, la cosiddetta prima nota, dovrebbero essere indicate anche marca e modello della vettura sanzionata, elementi che renderebbero più facile l’accettazione del ricorso, a meno che la targa clonata non appartenga ad un’auto identica, anche nel colore, ma purtroppo questa sezione non risulta obbligatoria all’interno del verbale.

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