I cancelli dell’edizione 2016 del Salone dell’Auto di Ginevra sono ormai aperti. Il Salone ha aperto il 1 e 2 Marzo alla stampa. La kermesse elvetica ha ospitato i nuovi modelli del gruppo giapponese, e sempre più dettagli sono stati svelati sui modelli presentati in anteprima negli stand delle Case automobilistiche. Nissan ha approfittato del palcoscenico dell’evento svizzero per celebrare il successo europeo della sua gamma di crossover-suv con due concept basati sull’ultima generazione di Qashqai ed X-Trail. Sicuramente entrambi modelli saranno molto importanti nelle strategie del marchio nipponico, perché queste due vetture di categoria crossover-SUV sono molto richieste e vendute in Europa, e in special modo in Italia. Non resta quindi che conoscerle più nel dettaglio.
Nissan Qashqai Premium Concept
Creata direttamente nel centro stile Nissan Design Europe di Londra, la Qashqai Premium Concept si differenzia dalle versioni standard per alcuni particolari specifici. Tra questi spiccano i cerchi in lega da 20 pollici di diametro dal design spigoloso ed i dettagli in rame dorato presenti su tutta la carrozzeria, verniciata in nero opaco.
L’abitacolo è rivestito in pelle Nappa di colore bianco che contrasta con gli inserti in nero satinato e nero lucido su volante e leva del cambio.
Nissan X-Trail Premium Concept
La sorella maggiore X-Trail invece è nata dal lavoro dei designer del Global Design Centre in Giappone. Anch’essa è caratterizzata esternamente da dettagli in rame dorato e da cerchi in lega specifici da 20 pollici di diametro che la rendono più sportiveggiante. Stavolta la carrozzeria è verniciata in un bel bianco satinato opaco con il cofano ed il tetto che contrastano nettamente. Quest’ultimi sono infatti realizzati in fibra di carbonio volutamente non verniciata.
L’abitacolo si fregia di rivestimenti in pelle tonalità marrone chiaro con impunture su poggiatesta e fianchetti dei sedili. Particolari gli inserti su cruscotto e pannelli porta realizzati in fibra di carbonio nera e listelli in nero satinato.
Parole di Marco Dal Prà