Una versione rivista e corretta della nuova Fiat 127 2016 è stata presentata da David Obendorfer. Quelli più in là con gli anni sicuramente ricorderanno con nostalgia la Fiat 127, l’utilitaria del Lingotto che fu lanciata sul mercato nel 1971 per rimpiazzare l’oramai vetusta Fiat 850. La 127 è rimasta nei listini fino al 1983 quando nacque la sua sostituta, la Fiat Uno. Dal punto di vista dello stile, seguiva una strategia (che si è poi rivelata vincente) molto chiara: linee semplici e forme pulite, il tutto con proporzioni azzeccate. Questo spiega perchè, ancora oggi, se ne vediamo una per strada, magari di un colore particolarmente allegro e vivace, la notiamo sicuramente. C’è qualcuno che, amando particolarmente il modello degli anni Settanta, ha pensato di reinventare l’utilitaria Fiat, come potete vedere dalle numerose immagini della nostra gallery fotografica. Il modello del 21esimo secolo è stato pensato per assomigliare il più possibile all’antenata, ma allo stesso tempo vantare un design moderno ed adeguato ad un pubblico molto più sofisticato.
Numerose citazioni stilistiche
Sembra di rivivere in parte quanto fatto con la Fiat 500, che è stata ripensata 50 anni dopo la prima versione, con uno stile moderno e chic, ma allo stesso tempo fedele alla tradizione. La nuova Fiat 127, che al momento esiste solamente in versione digitale in questi render, riprende fedelmente numerosi particolari della sua antenata. Tanto per cominciare, l’andamento generale è proprio lo stesso della vecchia 127: partendo dal cofano motore “liscio”, passando per il parabrezza piuttosto inclinato, arrivando fino al padiglione che scende dolcemente nel posteriore. La coda sfoggia dei gruppi ottici a sviluppo orizzontale del tutto simili a quelli del modello anni ’70, ma anche il nuovo logo della Fiat a sfondo rosso, sotto al quale spicca la scritta cromata “127”. La fiancata è percorsa per tutta la sua lunghezza da una leggera nervatura, mentre anche le superfici vetrate riprendono fedelmente la tradizione. Tutti questi particolari si possono apprezzare ancora meglio grazie alle immagini comparative tra il modello del 1971 e quello nuovo. Il frontale è la parte forse più innovativa, che non manca di qualche citazione, come ad esempio la mascherina squadrata ed i fanali sdoppiati.
Gli interni non mancano di quell’aria retrò tipica dei revival automobilistici. Lo stile è piuttosto semplice, con una plancia pulita che racchiude tutta la parte tecnologica nella console centrale, dove possiamo trovare un tablet che funge da impianto di infotainment ed i comandi del climatizzatore. Il volante, infine, a due razze è un’ulteriore citazione.
Pianale della Punto
Non si tratta solo di un’esercizio di stile: infatti il creatore del progetto, David Obendorfer, l’ha pensato per essere facilmente realizzabile anche in pratica. La nuova Fiat 127 ha le dimensioni esterne di una normale utilitaria di segmento B (lunghezza di 4,16 metri e larghezza di 1,75) ed è stata pensata per essere realizzata sulla piattaforma già esistente della Fiat Punto. Anche se economicamente parlando la realizzazione di un’auto del genere non sarebbe particolarmente costosa, visto che il pianale è già pronto, difficilmente la vedremo nei listini della casa torinese: quasi sicuramente resterà solo un render.
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