
Ha legato il suo nome alla saga di successo Fast & Furious, Paul Walker. Gli appassionati della serie sulle auto preparate lo conoscono come Brian O’Conner, agente infiltrato in una gang che assaltava tir e ne rubava il carico nella prima pellicola, The Fast and the Furious, poi catturato da quel mondo di elaborazioni e passione per le quattro ruote.
A caratterizzare i sei film con Paul Walker sempre protagonista, affiancato da Vin Diesel tranne che in un’occasione – Tokio Drift -, sono auto straordinarie, elaborate e protagoniste di evoluzioni degne dei migliori stuntmen. In realtà non molti sanno che lo stesso Walker, oltre a essere un grande amante dei motori, è stato realmente al volante anche delle scene più spettacolari, oltre ad aver frequentato un corso apposito dopo il primo capitolo di Fast and Furious.
Purtroppo un incidente a bordo della Porsche Carrera GT lo ha ucciso mentre era passeggero, con un amico al volante. Erano usciti per provare quella supercar che li avrebbe dovuti portare la sera del 30 novembre 2013 a un evento di raccolta fondi per le popolazioni delle Filippine gravemente colpite dal maltempo, un evento organizzato dallo stesso Walker. L’impatto con un palo, poi un albero e l’incendio che divampa intorno alla Carrera GT: gli sforzi degli amici e soccorritori sono stati vani. In preparazione c’era già il settimo episodio di Fast and Furious.
Tra i modelli apparsi sulle sei pellicole della saga Fast and Furious alcuni sono diventati veri e propri modelli-culto, come la Toyota Supra della prima serie, affiancata dalla Mazda RX7 e dalla Dodge Charger di Toretto. Ancora, la Nissan GT-R R33, due Honda S2000, presente anche in Tokio Drift. La Lamborghini LM di Solo parti originali, insieme alla Impreza WRX e la Porsche Cayman. Spazio anche per le Ferrari, dalla 360 spider di 2 Fast 2 Furious fino al lungo elenco di Fast and Furious 6 (FXX, 458 Italia, F40).
Parole di FP