Oggi parliamo di RC auto e danno biologico. Una materia molto complessa ma dall’importanza fondamentale per chi è vittima di gravi incidenti stradali: la valutazione del danno biologico nei risarcimenti legati alle polizze di responsabilità civile per la guida di veicoli, quella che viene chiamata diffusamente RC auto. Ci sono delle novità normative.
Chi subisce danni personali in seguito ad un incidente stradale deve essere risarcito dalla compagnia assicurativa; attualmente la valutazione del danno biologico (lesioni temporanee o permanenti che incidono sulla vita quotidiana della vittima, indipendentemente dalla sua capacità di produrre reddito) tiene conto di numerosi criteri disseminati in varie tabelle compilate dai ministeri della Salute, del Lavoro e della Giustizia. Tutto ciò rende le procedure inutilmente complicate ed è spesso fonte di vertenze legali lunghe e incerte.
Cosa succederà?
Dal 3 aprile 2015 è in esame alle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera un disegno di legge di origine governativa, chiamato “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, detto altrimenti “ddl concorrenza“. L’articolo 7 di questo provvedimento modifica due articoli (138 e 139) del Codice delle assicurazioni private. In sintesi viene prescritto che la valutazione del danno biologico deve avvalersi di una tabella unica nazionale. Questa specificherà la gravità delle lesioni, da 10 a 100 punti di invalidità, oltre al valore monetario da attribuire ad ogni singolo punto. Maggiore è il numero di punti, superiore è il risarcimento. Ma tali parametri possono variare a seconda dell’età della vittima, prendendo come riferimento le indagini statistiche dell’Istat (vittima più vecchia, risarcimento inferiore). I dati di questa tabella dovranno essere aggiornati ogni anno dal ministero per lo Sviluppo economico, includendo le variazioni legate al tasso d’inflazione.
Per quanto riguarda le lesioni lievi (sotto il 10%), si parte da 795,91 euro per il primo punto se permanenti; l’aumento per i punti successivi è più che proporzionale. L’importo si riduce dello 0,5% per ogni anno di età a partire dall’undicesimo. Se le lesioni sono temporanee, il risarcimento ammonta a 39,37 euro per ogni giorno d’inabilità assoluta.
Non è detto tuttavia che il testo finale che uscirà dopo le votazioni di Camera e Senato sia esattamente questo. Infatti sono stati proposti a Montecitorio ben 101 emendamenti al solo articolo 7, l’ultimo dei quali pubblicato il 20 luglio. Come sempre accade nella bolgia parlamentare, qualsiasi testo può entrare nero e uscire bianco, o viceversa.
Parole di Roberto Speranza