Allo scorso Salone di Nuova Delhi 2016 Renault si è presentata con diverse novità, tutte con protagonista Renault Kwid. C’è stata l’anticipazione di un nuovo motore 1.0 Sce, del cambio manuale 5 marce automatizzato senza frizione, ma soprattutto ci sono Renault Kwid Racer e Renault Kwid Climber, due show-car interessanti per l’interpretazione che danno della piccola commercializzata in India. Si era immaginato, al lancio lo scorso autunno, che potesse arrivare anche in Europa, marchiata Dacia, ma i vertici della casa transalpina hanno escluso categoricamente tale possibilità, anche se alcuni muletti sono stati avvistati su strada e con targa tedesca.
Kwid Racer
Si veste del blu delle occasioni importanti, la Racer, quello che abbiamo apprezzato su numerosi concept Renault dal taglio più sportivo. Gli interventi estetici trasformano la citycar in oggetto da corsa. Carreggiate ampliate, nuovo paraurti con luci a led supplementari, splitter; la calandra guadagna una griglia con il vezzo di due elementi bordati di rosso, una sorta di pin-striping che prosegue sulla fiancata e interessa anche i cerchi da 18 pollici. Fari nelle forme solite, ma con luci diurne a led sagomate a C.
Impianto frenante a quattro dischi e pinze potenziate, diffusore e spoiler posteriore: l’esterno di Kwid Racer è accattivante e non poco.
A bordo è stato installato un rollbar dietro i due sedili anteriori, a guscio e con rivestimento in Alcantara e tessuto tecnico. Alcantara che ritroviamo su tutta la plancia, alternata a materiali come l’alluminio e la fibra di carbonio. Vista la predisposizione alla pista, sullo schermo dell’infotainment si può consultare la telemetria, con tutti i dati sensibili quando si gira tra i cordoli.
Kwid Climber
Tutt’altra vocazione ha Renault Kwid Climber, forse più in linea con l’ambiente indiano. A New Delhi il concept si è presentato con protezioni intorno ai passaruota, sul muso, lungo le fiancate, accompagnate da contrasti cromatici interessanti. I fari vengono “mascherati” nella stessa tinta delle plastiche adottate per la calandra, mentre per guadagnare un po’ di trazione in più, le gomme modificano il disegno del battistrada.
Gli interni spiccano per gli accostamenti vivaci tra bianco, griglio e arancione, oltre all’opportuna maniglia davanti al sedile del passeggero, tipica dei fuoristrada veri e propri e vecchia maniera.
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Parole di FP