Scandalo diesel Volkswagen: anche il 3.0 V6 TDI nel Dieselgate

Sul tristemente celebre scandalo dei diesel Volkswagen si sono spese veramente tantissime parole. Adesso, però, torniamo sull’argomento perchè è stato comunicato da parte della California Environmental Protection Agency che anche il 3.0 V6 TDI turbodiesel monta lo stesso software dei 2.0 TDI EA189 Euro 5 quattro cilindri incriminati il mese scorso in tutto il mondo. Questa particolare centralina è in grado di riconoscere quando le vetture vengono sottoposte ad un test sull’inquinamento, attivando a quel punto tutti i dispositivi antinquinamento per abbattere le emissioni. In questo senso il software trucca le emissioni: nell’uso normale le auto TDI emettono fino a 40 volte più NOx di quanto dichiarato, tanto per capirci.

Sono colpite le vetture di fascia alta

Ma tornando sui 3.0 V6 TDI, lo scandalo al momento è partito – di nuovo – dall’America, in particolare dalla sezione californiana della EPA. Il sei cilindri tedesco a gasolio è un motore montato sulle vetture di fascia alta del gruppo: Volkswagen Touareg, Porsche Cayenne, Audi A6 Quattro, Audi A7 Quattro, Audi A8, Audi A8L, ed Audi Q5. Secondo l’Agenzia questo nuovo scandalo riguarda vetture prodotte tra il 2014 ed il 2015 (attualmente in commercio), per un totale di poco più di 10.000 vetture in America. A questo punto partiranno delle indagini anche nel resto del mondo e se dovessero essere confermate le non conformità anche in altre regioni, ecco che il numero di auto coinvolte sarebbe destinato a salire vertiginosamente. In particolare questi motori sono piuttosto diffusi in Europa.

Ennesimo problema per il gruppo Volkswagen che, fino ad oggi, doveva già vedersela con un richiamo di 11,5 milioni di vetture. Il colosso tedesco ha dovuto dare un taglio a tutti gli investimenti “superflui” per far fronte a questa crisi, dalla quale vuole uscire dando una nuova immagine di ecologia e sostenibilità proponendo un’ampia gamma di auto ibride.