Proseguendo la serie di articoli dedicati alle novità presentate dalle Case automobilistiche al Salone dell’Auto di Ginevra 2016, passiamo ora a quelle portate dal Costruttore iberico. Grande attenzione è stata prestata nello stand Seat per la presentazione in anteprima assoluta del primo Sport Utility del brand spagnolo, l’Ateca. Esteticamente ricorda molto il concept 20v20, presentato alla scorsa edizione della kermesse elvetica. E’ stata messa in disparte però la nuova Leon Cupra 290 che andrà a sostituire le 265 e le 280 (le sigle indicano la potenza in cavalli, ndr).
Seat Ateca
L’estetica dell’Ateca è indiscutibilmente Seat, con linee filanti e dinamiche ispirate a quelle della sorella Leon. La base meccanica ovviamente è la piattaforma modulare MQB, nello specifico quella dell’ultima generazione della Volkswagen Tiguan. Tutti turbo i motori, con i benzina rappresentati dal tre cilindri 1.0 TSI da 100 cavalli e dal 1.4 TSI da 150 cavalli con tecnologia cylinder on demand; i diesel invece saranno il 1.6 TDI da 110 cavalli ed il 2.0 TDI nelle potenze di 150 e 184 cavalli. Per tutti cambio manuale a sei marce, i più potenti saranno disponibili anche con automatico doppia frizione a 7 rapporti. Di serie la trazione anteriore con l’integrale 4Drive riservata solo ai motori più performanti.
Seat Leon Cupra 290
Sarebbe dovuta essere presente alll’edizione 2016 della kermesse svizzera, e invece le indiscrezioni si sono sbagliate. Con la Leon 290 vanno in pensione la Leon Cupra da 265 cavalli e quella da 280 per lasciare il posto alla nuova più potente con 290 cavalli, disponibile nelle tre carrozzerie SC tre porte, berlina cinque porte e ST station wagon.
Esteticamente non vi è differenza alcuna, eccezion fatta per la targhetta collocata sul portellone posteriore che ora riporta la sigla “290”, quasi a voler sottolineare la cattiveria erogata dal quattro cilindri 2.0 TSI.
Ritroviamo quindi il solito frontale con grandi prese d’aria ed i gruppi ottici full-led, i cerchi in lega da 19 pollici di diametro con design a 5 doppie razze e finitura bicolore ed infine il posteriore dominato dal bel spoiler sul lunotto e dal prepotente doppio scarico ovale che fuoriesce dall’estrattore aerodinamico.
L’impianto di scarico ha ricevuto modifiche per offrire una minore contropressione e quindi realizzare un sound più gradevole per gli appassionati, oltre che aumentare le prestazioni del motore.
Il 2.0 TSI ha guadagnato 10 cavalli ma non aumenta il picco di coppia massima, pari a 350 newtonmetro e disponibile tra i 1.700 ed i 5.800 giri. Sempre di serie il differenziale autobloccante meccanico ed i cambi restano un manuale a 6 marce e l’automatico doppia frizione DSG.
Parole di Marco Dal Prà