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Consigli e Guide

Adesivi per auto, non potete metterli ovunque: qui è vietato dalla Legge

La personalizzazione dell’auto passa anche attraverso l’applicazione di adesivi. Ma quali sono quelli consentiti?

Quante volte ci è capitato di viaggiare e tornare a casa con qualche adesivo da applicare alla carrozzeria della macchina? Sicuramente diverse. Al di là però di questa finalità meramente decorativa, molte vetture che si incontrano sulle strade di tutti i giorni presentano degli sticker che segnalano la presenza di un cane o un bambino a bordo per rendere maggiormente accorti gli altri automobilisti. Non è infrequente nemmeno imbattersi in veicoli che pubblicizzano un marchio o un’azienda.

Adesivi auto, dove sono consentiti (Pixabay) – Allaguida.it

Ma come funzionano le regole? E’ davvero possibile attaccarli ovunque a proprio piacimento? La risposta è negativa. Anche in questo caso ci sono regole da rispettare. Ad esempio, non si può coprire la targa del proprio mezzo per alcun motivo. Come stabilito dall’articolo 100 comma 10 del Codice della Stradaè vietato apporre iscrizioni, distintivi o sigle che possano creare equivoco nell’identificazione del mezzo“, pena una multa che può oscillare tra i 26 e i 102 euro.

Adesivi sull’auto, cosa impone la normativa

Essenzialmente il divieto riguarda l’identificativo del veicolo sia quello anteriore, sia quello posteriore. Qualunque cosa occulti in parte o del tutto la stringa alfanumerica non è consentito. Peggio ancora se si utilizza targhette composte in materiale auto-riflettente per diventare trasparenti agli occhi dell’autovelox. A questo proposito, sempre l’articolo 100, questa volta al comma 14 specifica come chiunque intervenga per falsificare, manomettere o alterare le targhe automobilistiche,  piuttosto che l’uso delle stesse manomesse, alterate o falsificate, può essere punito ai sensi del Codice Penale.

Dunque le targhe sono intoccabili in assoluto? In realtà no. In maniera facoltativa  si può aggiungere una doppia cifra gialla in un cerchio con profilo giallo che indica l’anno della prima immatricolazione. Eventualmente si può inserire in basso la provincia o la città metropolitana di residente dell’intestarlo della macchina. In questo frangente la colorazione può essere bianca o grigia.

In generale anno e sigla vengono inseriti alla registrazione del veicolo. Oppure sono consegnati ad immatricolazione già ultimata, assieme al libretto di circolazione. E’ bene far presente che da quando sono state introdotte le targhe europee, la sigla che identifica la nazione di provenienza non è più necessaria.  Ne consegue che quando ci si reca all’estero con la propria autovettura non si deve più applicare l’adesivo ovale sul retrotreno.

Quanto si paga per gli adesivi auto pubblicitari (Pixabay) – Allaguida.it

E cosa succede invece per gli adesivi volti al marketing, ovvero quelli indirizzati a propagandare un brand? Qui  il responso ci arriva dalla articolo 23 comma 2 del CdS che pone il veto all’adozione di scritte o insegne rifrangenti, in quanto rischiose per i conducenti che sopraggiungono dalla direzione opposta.

Allo stesso modo secondo il comma 8 non si può pubblicizzare nulla che vada contro il Codice stradale, come può essere uno sticker con l’invito a superare i limiti di velocità, o ancora ad eludere l’uso delle cinture di sicurezza. In questo frangente se colti in flagranza si rischia una sanzione pecuniaria da 430 a 1731 euro. In generale gli adesivi per marketing non devono pagare alcuna imposta. L’importante è che non ve ne sia più di uno di grandezza inferiore a 500 cm quadrati.

Chiara Rainis

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Chiara Rainis