Quando arriva l’estate, salire in macchina può rivelarsi incubo a causa delle temperature da forno. Ecco come usare il climatizzatore.
La bella stagione e quella invernale sono i periodi dell’anno peggiori per andare in giro in auto. Il caldo asfissiante e il freddo glaciale certo non invitano. La vera tortura si verifica in realtà quando fuori ci sono 40°C all’ombra e in abitacolo il termometro va molto oltre questo già notevole valore.
Sicuramente i primi minuti possono rivelarsi davvero soffocanti, quindi cosa fare per non rischiare il collasso e avere in fretta un abitacolo un po’ meno bollente? Di seguito proveremo a darvi qualche dritta che dovrebbe aiutare.
Di sovente si pensa che l’unica soluzione sia rappresentata dall’aria condizionata tenuta a tutta manetta. E invece no, ci sono anche altre metodologie più semplici e meno dispendiose.
Auto in estate, come raffreddarla in fretta
Come ben si sa, infatti, attivare il climatizzatore fa lievitare i consumi. Non esattamente quello che ci vuole in un momento come questo, in cui fare rifornimento costa molto. Ebbene una soluzione piuttosto utile, è rappresentata dal classico metodo della nonna. Stiamo parlando di un panno bagnato da apporre sopra la ventola. In questa maniera, grazie all’effetto dell’acqua, è possibile far calare il termometro, senza impattare troppo sui consumi e mettere il sistema sotto sforzo.
Il consiglio è dunque quello di portarsi sempre dietro una bottiglietta e uno straccio, così da poter intervenire nell’immediato. Questo è molto importante anche sotto il profilo della sicurezza, in quanto il forte calore può portare a malesseri improvvisi, creando situazioni di evidente pericolo per la propria incolumità e per quella degli altri.
A questo proposito, se si è consapevoli di dover viaggiare per molte ore, magari nelle ore più calde della giornata, è buona cosa portare con sé una borsa frigo, con bottiglie d’acqua e frutta per mantenere adeguata l’idratazione.
Se poi si è al mare e si ha parcheggiato nei pressi della spiaggia, è importante dotarsi di un proteggi cruscotto. Oscurando l’abitacolo è possibile preservare un po’ di fresco, indispensabile anche per il cambio e il volante che altrimenti scottano, rendendo difficili le manovre e il loro utilizzo.
Può capitare poi di mettersi in macchina e scoprire amaramente che il climatizzatore non funziona, magari in corrispondenza con la partenza per le vacanze. Per evitare di trovarsi in questo traumatico impasse, il suggerimento è di portare la macchina dal proprio meccanico fiducia per fare un controllo generale.
Ovviamente non bisogna dimenticare che l’aria condizionata è ricaricabile. Il dispositivo è formato da un serbatoio arricchito di gas refrigerante, da tubi, un compressore connesso al motore e le bocchette di ventilazione. Trattandosi di un circuito a tenuta stagna il livello non cala molto facilmente, tuttavia è sempre bene fare un check sia al sistema, sia ai filtri.
Se poi si usa il device come una certa frequenza, è chiaro che il consumo del liquido sarà più rapido. Una verifica, magari in fase di tagliando, è indispensabile anche per notare eventuali perdite o danni all’impianto stesso.
