Auto elettriche, Italia ancora indietro in Europa

Le auto elettriche stanno conquistando sempre più spazio, ma la loro crescita è frenata dalla mancanza di infrastrutture, prime su tutte le colonnine di ricarica. Proprio su questo l’Italia, come conferma l’indagine annuale di Motus-E, associazione delle aziende coinvolte nel mondo della mobilità elettrica, è ancora indietro tanto che il numero assoluto di colonnine è inferiore rispetto alla maggior parte degli stati europei così come la diffusione delle auto elettriche sul territorio. Qualora dovesse esserci una impennata delle vendite di auto elettriche, quindi, le colonnine non basterebbero a soddisfare la richiesta mentre, al momento, i 26.024 punti pubblici di ricarica per auto elettriche, disponibili presso 13.233 colonnine riescono a soddisfare il fabbisogno degli automobilisti che si sono convertiti all’elettrico.

Renault Captur E-Tech plug-in hybrid
Renault Captur E-Tech plug-in hybrid – Foto credits Renault media

Olanda leader, Francia in grande crescita

La migliore, in questo senso, è l’Olanda con oltre 93 mila punti pubblici di ricarica ponendo così il paese all’avanguardia per disponibilità d’infrastrutture mentre la nazione che si è sviluppata maggiormente sul lato elettrico è la Francia tanto che, alla fine del 2021, erano disponibili 51.243 punti di ricarica pubblici, pari al 57% in più rispetto a un anno prima. Bene anche la Norvegia, da sempre in prima linea quando si parla di auto elettriche con l’86% dei veicoli circolanti che risultano essere a zero emissioni e 20.871 punti di ricarica pubblici. Nel Regno Unito, invece, si contano 48.596 punti di ricarica mentre in Germania, da sempre patria delle automobili, ci sono 60.698 punti di ricarica, 10.767 dei quali rapidi, con ben 83 punti di ricarica ogni 100 km di autostrada.

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