Auto ibride ed elettriche raddoppiano nel 2021 ma l’Italia deve “svecchiare”

Le vendite di auto ibride ed elettriche stanno crescendo sensibilmente, tanto da rappresentare nei primi due mesi dell’anno ben il 41,2% sul totale di auto nuove (al netto del noleggio).  Inoltre, nel 2021 il parco auto circolante di auto ibride ed elettriche, rispetto al 2020, è quasi raddoppiato (+93%), passando da 595.807 vetture a ben 1.149.528.

Ma il parco circolante in Italia registra oltre 11.340.000 (28,5% del totale) vetture con una classe di emissioni Euro 3 o inferiore, con circa 3.580.000 addirittura Euro 0 (9%). Anche considerando l’età media, quasi quattro auto su dieci (37%) hanno 15 anni o più.

Questa la fotografia che evince l’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI – Automobile Club d’Italia.

Dopo il decreto per mitigare l’aumento del prezzo dei carburanti, la scelta dell’auto diventa chiaramente sempre più importante. Di fatto auto ibride ed elettriche, ma anche le alimentazioni tradizionali nuove e usate di nuova generazione, possono perlomeno contribuire a contenere i consumi.

Gli incentivi e il mercato digitale possono favorire questo percorso di “svecchiamento”. Però la strada è ancora lunga.

Per un cambio radicale, frenato al momento anche dalle vicende di stretta attualità come la carenza dei microchip che ha colpito soprattutto il nuovo e la delicata situazione politica internazionale, ci vorrà parecchio tempo.

Auto ibride ed elettriche, la situazione a livello regionale

situazione auto circolanti in Italia regione per regione

In Valle d’Aosta rappresentano ben l’8,7% delle vetture circolanti nella regione, seguita dal Trentino-Alto Adige (8,1%). Un dato ben al di sopra della media nazionale. Al contrario, agli ultimi posti troviamo tutte regioni del Sud, tra cui la Campania (0,9%), il Molise (1,1%), la Sicilia (1,1%) e la Calabria (1,1%).

Nel sud Italia circolano quasi la metà (47%) delle vetture “meno green”, ovvero con una classe Euro 3 o inferiore.

Il tasso più alto di vetture obsolete si registra in Calabria, con il 44% sul totale nella regione, seguita dalla Campania (42,3%) e dalla Sicilia (42,2%). Ancora una volta la situazione è decisamente migliore in Valle d’Aosta (9%) e in Trentino-Alto Adige (10,5%).

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