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Cambia la circolazione a Milano, arriva una decisione pazzesca: è ufficiale

Polemiche a non finire per le novità alla circolazione introdotte a Milano, è quasi impossibile non manifestare il proprio dissenso.

Il modo di gestire la circolazione a Milano da parte del sindaco Giuseppe Sala non sembra convincere molti. A essere perplessi non sono solo i cittadini, ma anche le tante persone che ogni giorno arrivano in città per motivi di lavoro o di studio e che si trovano a dover avere a che fare con norme che non solo non sembrano efficaci, ma che addirittura hanno reso molte zone davvero pericolose.

Non sono pochi i problemi di circolazione che ci sono ora a Milano – Foto | Canva . Allaguida.it

L’intento del primo cittadino è quello di riurre il più possibile l’uso delle auto di vecchia generazione, a favore di mezzi pubblici e vetture più moderne in grado di garantire basse emissioni e consumi, ma non tutti sembrano accettarlo di buon grado. Non è certamente questo il momento migliore per spingere molti italiani a cambiare auto, oltre al diverso numero di persone che negli ultimi tempi hanno perso la vita a piedi o in bicicletta.

Le novità alla circolazione a Milano non convincono

Il numero di morti a piedi o in bicicletta che si sono riscontrati negli ultimi mesi a Milano è decisamente troppo alto, proprio per questo non si può fare in modo che il problema non venga preso in considerazione. Anzi, paradossalmente la situazione si è aggravata da quando in città è aumentato il numero di piste ciclabili fortemente voluti dal sindaco, a conferma di come quella non fosse la soluzione.

A sottolinearlo è Roberto Parodi, noto sui social con il nome di Il Parods e fratello di Benedetta e Cristina, che ci tiene a sensibilizzare il web sul problema.

Roberto Parodi mostra i problemi di circolazione a Milano – Foto | Facebook @robertoparodi – Allaguida.it

Davvero sconcertante è quello che si sta verificando in Corso Buenos Aires, una delle vie più trafficate anche per l’elevata presenza di negozi: “Siamo al top del paradosso, questo cordolo alto 17 centimetri, non ci si può passare sopra, non si può consegnare la merce non si può parcheggiare – ha scritto sulla sua pagina Facebook -. Il marciapiede è largo 6 metri, c’è un cammminamento pedonale larghissimo, saranno 3 metri e una pista di 2 metri. Dall’altra parte ce n’è una uguale, perchè tutto questo spazio per avere una sola corsa su corso Buenoris Aires”, ha detto riferendosi alle auto.

A essere penalizzati, a suo dire, sarebbero proprio gli automobilisti, che hanno poco spazio per circolare, dove invece sarebbe normale avvenisse il contrario. E questo non è l’unico problema che lui ha notato: “Non si può mai girare a sinistra – ha aggiunto -. Si tratta di un provvedimento vessatorio, persecutorio che cerca la guerra fra il mezzo a 4 ruote e la bicicletta, chi ha disegnato questa pista si era fatto a sua volta una pista di qualcosa”.

E non è finita qui

Chi pensa che i problemi alla circolazione a Milano si limitino a Corso Buenos Aires (e già questo di per sè non può che essere grave) è costretto a ricredersi. Non va infatti meglio in Corso Venezia, dove Roberto Parodi ha voluto realizzare un video per dimostrare quello che sta accadendo.

“Ci sono parcheggiate praticamente in mezzo alla strada con una inspiegabile striscia, quasi un metro solo per rompere ulteriormente i co…”.

Circolare in auto non è semplice: “ E aumentano i paradossi, le macchine sempre parcheggiate in mezzo alla strada poi sempre la paradossale striscia pedonale che non si capisce a cosa ca* serva visto che il volante della macchina sta a sinistra e non a destra”.

Ancora una volta impossibile non notare i problemi generati dalla realizzazione delle piste: ““La pista ciclabile veramente immensa e poi una pista pedonale attaccata ad un marciapiede che è largo 4 metri”. Insomma, forse qualcuno dovrebbe davvero riflettere su quello che sta accadendo.

Ilaria Macchi

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Ilaria Macchi